Sampdoria – Atalanta 1-0 (0-0)
SAMPDORIA (4-3-3): Tantalocchi 6; Porzi 6,5 (31′ st Porcu sv), Lotjonen 6, Costantino 6, Langella 6,5; Alesi 7 (32′ st Pozzato sv), Valisena 7, Uberti 6,5 (20′ st Djalti 6,5); Chilafi 6,5, Polli 6 (31′ st Sa Gomes 6), Ntanda 6 (43′ st Sava sv). A disp.: 1 Gentile, 6 Pellizzaro, 26 D’Amore, 30 Ovalle, 34 Kasza, 35 Georgiadis. All.: David Sassarini 6,5.
ATALANTA (4-3-1-2): Pardel 5,5; Ghezzi 5,5, Comi 6,5, Guerini 6, Armstrong 5,5 (26′ st Simonetto 6); Martinelli 6 (15′ st Vavassori 6), Riccio 6 (26′ st Obric 6), Gariani 5,5 (1′ st Manzoni 6,5); Bonanomi 6 (26′ st Ragnoli Galli 6); Vlahović 6, Fiogbe 6,5. A disp.: 12 Illipronti, 35 Torriani, 13 Chiggiato, 26 Jonsson, 27 Orlando, 34 Arrigoni. All.: Giovanni Bosi 6.
Arbitro: Madonia di Palermo 6,5 (Tagliaferri di Faenza, Scardovi di Imola).
RETE: 7′ st aut. Ghezzi (S).
Note: Pardel para il rigore a Polli al 40′ pt. Minuto di silenzio per le 5 vittime delle FS a Brandizzo (Torino) investite da un treno in movimento. Pomeriggio soleggiato e ventoso, spettatori 250. Ammoniti Gariani, Alesi, Simonetto e Sa Gomes. Tiri totali 11-7, nello specchio 5-2, parati 4-2, respinti/deviati 2-3. Corner 5-5, recupero 1′ e 4′.

Bogliasco (Genova) – Male la seconda per l’Atalanta Primavera, sconfitta di corto muso ma meritatamente nella tana di Levante della Sampdoria sul sintetico del “3 Campanili”. Un film della partita sintetizzabile in pochi ma decisivi flash: rigore sventato da un ragazzo di nome Piotr, connazionale di Papa Wojtyla in vena di miracoli, l’uno a zero annullato allo start a metà campo invertite, l’erroraccio in costruzione dal basso dello stesso numero 1 per andare sotto su autorete, il punto di non ritorno di una gara condotta con troppa sufficienza.

Sventato in angolo da Tantalocchi il primo conato di Ghezzi dal fondo al quarto d’ora, un tiro-cross chiamato da Martinelli e deviato dalla testa del terzino sinistro dirimpettaio, due minuti più tardi Comi anticipa in estirada Ntanda lungo l’apertura da destra Chilafi-Polli. La conclusione dell’esordiente in categoria Fiogbe al 22′, finita sul palo alto dalla parte opposta, invece, è comunque vanificata dall’offside sull’ottimo asse tra Armstrong e lo stesso centrale difensivo, match winner alla prima contro la Lazio. Tocca all’eroe imperfetto (anzi, mancato, vedi errore fatale nel secondo tempo) di giornata Pardel salvare capra e cavoli staccando dall’incrocio la punizione di Uberti causata dal contrasto di Gariani su Alesi ai venti metri o poco più. Le palle in uscita sono quasi sempre a rischio e il polacco si esibisce nel tuffo plastico in presa (29′) sul tentativo dal limite di Valisena, indirizzato a fil di legno alla destra del portiere ospite.

Se di qua Riccio ha già sparato a lato da schema riuscito male dalla trequarti mancina, di là Chilafi non chiude in porta la catena di destra bomberando di sinistro in curva a una sporca dozzina dall’intervallo. A una decina, invece, Bonanomi riceve da Fiogbe, scambiatosi il vertice da attaccare con Vlahovic, sistemandola sul sinistro appena dentro l’area per un sinistro a incrociare che si allarga all’ultimo istante. Manca un amen all’episodio da moviola col gessatese Comi, fin lì impeccabile, ad agganciare Uberti, imbeccato da Langella sul lato corto di sinistra, solo che il centravanti di casa prende la rincorsa da sinistra tirando rasoterra proprio lì col risultato di farsi ipnotizzare dall’estremo baluardo classe ’05.

La ripresa s’avvia col possibile vantaggio annullato per fuorigioco a Manzoni, che entro il poker cronometrico appoggia in caduta sulla volée di Vlahovic su traversone morbido della punta beninese servita dalla new entry nello spot di mezzala destra. Tre giretti di corsa e Pardel sbaglia il disimpegno addosso all’avanti nemico, palla ad Alesi che prima trova il muro di Guerini e allargandosi la deviazione da centravanti provetto di Ghezzi nella porta sbagliata. Gol assegnato al blucerchiato dall’Atalanta medesima, ma altre fonti parlando di autogol. Al nulla delle idee che ne segue, pure l’azione locale suscettibile di provocare il raddoppio se non fosse per la posizione irregolare di Djalti in scia all’apripista dello score e a Chilafi. A un tiretto dalla mezzora Guerini stoppa l’ariete di casa. Valisena a 11′ dal 90′ sposta e tira sfiorando il bis, l’accentrato Manzoni la mastica dal limite al 41′. Il nuovo ingresso doriano Sava gira debolmente sbucando dal quinto angolo dei suoi, di Pozzato dalla destra (43′), Chilafi sul lancio del suo play attraversa in assolo tutto lo specchio alto senza inquadrarlo. Col Cagliari, da ospitare sabato 16 all’una di pomeriggio a Zingonia al rientro dalla sosta, serve una scossa.