Zingonia – “Mario Pasalic è un punto fermo irrinunciabile, perché sa inserirsi e tirare bene in porta. Oltretutto fa anche filtro: un po’ come Kurtic e Cristante. Ma Freuler e Malinovskyi hanno avuto problemi…”. Prima sorpresa pre Sampdoria firmata Gian Piero Gasperini. Ed ecco la seconda: “Domenica a Marassi rientriamo in clima campionato e undici all’altezza li schiero di sicuro. Oggi piango, lamento problemi numerici dal centrocampo in su e convoco tre Primavera: Da Riva, Traore e Piccoli“.

L’Atalanta si presenta incerottata al cospetto dei blucerchiati. Per il play della Marca è il debutto ufficiale in lista tra i grandi, segno che in mezzo qualcosa non va: “Ruslan giovedì ha sentito dolore al gluteo mentre calciava, Remo ha finito col Manchester City allo stremo. Sono da provare, come Gosens che ha una sciatalgia e a giorni alterni deve stare fermo  – la spiegazione del tecnico -. Stavolta benedico la pausa per le Nazionali, perché alla settima partita in tre settimane ne portiamo tutti i segni. E Duvan Zapata deve fermarsi e lavorare a parte: non è guarito, la cicatrice non è rimarginata, fatica a correre e tirare. In più c’è Ilicic squalificato: numericamente e qualitativamente siamo in difficoltà”.

Sull’avversario di turno, poche parole: “Ha vinto con la Spal e se la classifica è quella vuol dire che problemi ne ha, ma sta cercando di risolverli. Non prendiamo la sfida sottogamba, perché la squadra è di qualità. Rigoni? A volte il sale serve più dello zucchero: non era adatto all’Atalanta, l’Atalanta non poteva permettersi di adattarsi al singolo giocatore, che come doti comunque non si discute”.

Scelte obbligate, dunque, tipo Muriel davanti e il rientrante De Roon (dalla squalifica) in attesa di news in mediana, con Kjaer e Masiello sull’attenti per il terzetto dietro, piaciuto però al Gasp nella sua composizione anti Guardiola: “La prestazione in Champions League ci ha tolto un peso per il risultato e per il suo valore, un premio ai ragazzi. La difesa si è distinta in modo particolare: sono contento soprattutto per Palomino, c’era Samuel a visionarlo per la nazionale argentina…”.