Domenica riparte la Terza categoria e l’attesa verte in gran parte sui giochi riguardanti le posizioni di vertice, riconducibili a titolo e playoff. Ciò non toglie che una bella fetta di curiosità spetti a quelle realtà che, lontane dall’accaparrarsi un posto al sole, cercano quegli spunti utili a disputare un girone di ritorno dignitoso e in linea con i propri programmi. Programmi che, nel caso dell’Athletic Brighela, appaiono più inclini a privilegiare determinati valori, quali il senso di appartenenza e l’adesione al progetto complessivo, al di là di ogni disquisizione prettamente tecnica, fatta di punti e posizionamenti in graduatoria. Nello specifico, sarà pur vero che la classifica conta relativamente, quando si è già tagliati fuori dai giochi che contano e, nel contempo, non balla uno scenario da retrocessione. È pur vero però che il senso di appartenenza passa, per forza di cose, anche per un catino infuocato, frequentato da un pubblico, non solo amico, bensì in perfetta sintonia con l’undici rossonero schierato in campo e con la società che questo rappresenta. Va da sé che il tifo, dinanzi a risultati modesti, sia destinato a intiepidirsi. Di questo e tanto altro ancora, abbiamo parlato con il diesse del Brighela, Eros Tasca, intento a dividersi tra dinamiche squisitamente sportive, fatte anche di uno spogliatoio che necessita evidentemente di una sferzata, dopo i soli 7 punti racimolati all’andata, e il progetto più ampio imbastito da un club che, per intenti e modus operandi, non trova eguali sull’intera scena dilettantistica. Al giro di boa del torneo, sorge in particolare un quesito. Con una squadra falcidiata dagli infortuni e dalle defezioni, che valenza può assumere il mercato dei giocatori? “Lo sport popolare non significa affatto improvvisazione – spiega Tasca – quanto, semmai, una svolta, un’alternativa valida al sistema calcio, con cui non andiamo d’accordo. La nostra competitività non passa certo per i rimborsi, quanto semmai per l’amore riposto nella maglia e per la partecipazione a tutto il mondo Brighela. Non abiuriamo lo sponsor in quanto tale. Non condividiamo la sponsorizzazione fine a sé stessa, ma se verifichiamo che ci sono i presupposti per un effettivo miglioramento della nostra realtà, con la concreta adesione di nuovi partner, pronti ad abbracciare le nostre idee e i nostri progetti, noi non ci tireremo indietro. L’inclusione è un altro tema scottante, quando ci sono di mezzo i campionati e, nello specifico, così pochi punti in classifica. È con la squadra a 7 che abbiamo inaugurato lo spazio aperto a tutti coloro che volessero cimentarsi sul campo. Spese minime e partecipazione per tutti. Con la squadra a 11, chiediamo anzitutto che i giocatori siano anche soci, avvertendo il significato più intrinseco dell’esser parte dell’Athletic Brighela. E da qualche settimana, è partita l’avventura del Brighela Velo Club, la nuova sezione dedicata al mondo del ciclismo”. Dunque sotto con i nuovi innesti, divenuti soci, oltre che parte integrante di un progetto. E se daranno una mano anche sotto il profilo prettamente tecnico, tanto meglio. In questo senso, il diesse Tasca non ha dubbi: “Sarà un girone di ritorno diverso, ne siamo convinti. L’ultimo posto (a braccetto con il Malpensata Campagnola, n.d.r.) non ci appartiene e sono certo che con tutti gli effettivi a disposizione potremo risalire la china. Per l’attacco, abbiamo innestato dal Bergamo Alta l’esperto Roberto Guidetti, mentre a centrocampo è arrivato Francesco Canonico. A difendere i pali ci sarà un altro elemento esperto come Cristian Locatelli, che ha iniziato la stagione all’Excelsior ma che di recente ha militato anche in Ares Redona e Amici Mozzo. In difesa, confidiamo di poter contare presto su Gabriele Bonfatti, anche lui ex Ares Redona, che di fatto non è mai sceso in campo con la nostra maglia a causa di un infortunio. In uscita, registriamo l’addio di Lamine Diabang, che si è accasato in Seconda categoria con il Boccaleone. Ripartiamo subito con due derby cittadini, contro Olimpia e Virescit, forti delle indicazioni maturate all’andata, quando abbiamo saputo fornire buone prestazioni. Ci aspettiamo un miglioramento dei risultati e sono certo che arriverà”.
Nik