Il dolore, l’impegno, l’aiuto concreto. All’inizio della prossima settimana, tra lunedì e martedì, partiranno alla volta di Amatrice le tre case mobili disposizione dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo. Dopo il tremendo sisma che lo scorso 24 agosto ha sconvolto le terre del Centro Italia, l’associazione orobica si è subito attivata per portare il proprio contributo alle popolazioni colpite dalla tragedia: un apporto prezioso, che si traduce nella donazione di tre case mobili – ciascuna delle quali capace di accogliere 4-6 persone – per alleviare in parte le sofferenze di chi oggi si trova lontano dalla propria abitazione perché distrutta o inagibile. Un nuovo impegno, come già accaduto nel 2012 dopo il sisma che colpì l’Emilia: anche in quell’occasione, infatti, l’Accademia manifestò la propria vicinanza alla cittadinanza di Carpi attraverso la messa a disposizione di due case mobili.
Sono stati giorni di frenetico lavoro per coordinarsi con le autorità locali, a partire dal sindaco Sergio Pirozzi, e definire al meglio ogni aspetto operativo. Ora ecco che l’aiuto può concretizzarsi, con le tre case mobili che saranno donate ad altrettante famiglie di agricoltori della zona che non possono lasciare la propria terra, il proprio lavoro, la propria vita. Lunedì 19 settembre, inoltre, in occasione del Rocca Day organizzato dal campione Costantino Rocca al Golf Club L’Albenza, proseguirà l’impegno bergamasco in favore delle zone terremotate: anche grazie alla collaborazione con l’Accademia, parte del ricavato sarà impiegato per le attività di sostegno alle aree terremotate.
Il sindaco Pirozzi: «Grazie Bergamo»«Una gesto bellissimo, straordinario. Mettere a disposizione le case mobili per gli agricoltori è fondamentale, perché consente loro di avere una sistemazione preziosa in attesa della ricostruzione: si resta legati alla propria terra, ma si dà la possibilità di ripartire anche al tessuto economico. Un grande gesto, goccia dopo goccia si riempie il mare», racconta Sergio Pirozzi, il primo cittadino di Amatrice, il borgo più duramente colpito dal sisma: «Un grande contributo, l’ennesimo che arriva da Bergamo, una terra che ha fatto tantissimo per noi in queste settimane: penso alla grande “Amatriciana solidale”, penso alle tante altre iniziative di sostegno», prosegue il sindaco. Sono le parole di un uomo impegnato in prima linea a garantire il futuro di questa terra, ma in mezzo al dolore c’è spazio pure per un sorriso, un ricordo piacevole per alleggerire giornate di lavoro senza sosta: «Sono molto legato a Bergamo, ho ricordi piacevoli anche della mia precedente “vita”, quella da allenatore di calcio – prosegue Pirozzi –: ricordo di aver superato l’Atalanta qualche anno fa in un ottavo di finale del campionato Primavera (stagione 2007/08, ndr), uno 0-0 a Zingonia e poi un 3-0 qua da noi; una partita stupenda, sembravamo la Playstation, eppure avevamo di fronte l’Atalanta e Bonavenutura. I bergamaschi sono persone di cuore, abituati a combattere, e i valori migliori escono in queste circostanze: grazie a Bergamo, davvero». Chiusura con un desiderio che vorrebbe dire normalità, serenità, ripartenza: «Spero un giorno di poter venire da voi in veste di allenatore per un’altra bella sfida», svela il sindaco. Lo sport e la solidarietà, quel binomio sempre vincente.

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