AlbinoLeffe – Trento 1-3 (1-1)
ALBINOLEFFE (3-5-2): Pagno 6,5; Milesi 5,5 (45’ st J. Gelli sv), Marchetti 5,5, Riva 5,5 (1’ st Ntube 5,5); Tomaselli 6,5, F. Gelli 5,5 (32’ st Piccoli sv), Nichetti 6, Giorgione (cap.) 5,5 (45’ st Doumbia sv), Poletti 6; Galeandro 5,5 (32’ st Ravasio sv), Manconi 6,5. A disp.: Savini, Facchetti, Cori, Michelotti, Genevier, Miculi, Martignago. All.: Michele Marcolini 5,5.
TRENTO (3-4-2-1): Marchegiani 6,5; Dionisi 6, Trainotti (cap.) 6 (35’ st Chinellato 7), Carini 6; Bearzotti 6 (33’ pt Galazzini 6,5), Caporali 6 (28’ st Izzillo 6), Osuji 6,5, Oddi 6; Pattarello 6,5 (28’ st Vianni 6), Pasquato 7; Bocalon 8. A disp.: Cazzaro, Pigozzo, Seno. All.: Lorenzo D’Anna 7.
Arbitro: Fiero di Pistoia 5,5 (Camilli e Trasciatti di Foligno, IV Gai di Carbonia).
RETI: 20′ pt Manconi (A), 35′ pt rig., 46′ e 48′ st Bocalon (T).
Note: annullato per fuorigioco di rientro il gol di Pasquato al 30′ pt su passaggio di Pattarello. Pomeriggio soleggiato, spettatori 748 di cui 584 paganti per un incasso di 3.870 euro. Ammoniti Riva e Manconi per gioco scorretto. Tiri totali 9-8, nello specchio 5-8, respinti/deviati 1-0, parati 4-5. Corner 8-2, recupero 2′ e 4′.

Zanica (Bergamo) – Jacopo Manconi fa quindici fermandosi lì. L’AlbinoLeffe si fa prendere d’infilata dal triplete di Bocalon, negandosi i playoff all’ultimo tuffo perché ci vanno la Pergolettese decima (46) e la Pro Patria pur sconfitta a Crema per la classifica avulsa a tre con la Virtus Verona (7, 6 e 2). Fatale il ko casalingo col Trento, che per colmo della beffa ci guadagna i playout senza salvarsi direttamente, a sigillo di un’annata da 30 punti su 45 in trasferta con Zanica espugnata dai blucelesti solo contro il Lecco il 20 marzo a tiro dell’unica precedente vittoria col Mantova a Gorgonzola il 19 settembre, ma a conti fatti anche essersi fatti raggiungere proprio dai bustocchi al vernissage dell’impianto nuovo di trinca al solstizio d’inverno.
Al recupero alto ai danni di Oddi e alla corsa verso il vantaggio illusorio del superbomber, capace di calamitare a sé il pallone di ritorno in verticale di Tomaselli al ventesimo, ha fatto da contraltare un quarto d’ora più tardi la defaillance seriana sull’assalto della new entry Galazzini, premiato col penalty (spiazzante) sull’onda lunga della palla messa dentro da lui per Pasquato con diagonale in chiusura troppo corta di Giorgione. Lo stesso che al 22′ della ripresa, in asse con Ntube che poi lascerà campo libero al 3-1 finale del Doge, già approfittatore in caduta davanti all’area piccola del tracciante di Chinellato, fermato precedentemente da Pagno così come il suddetto trequartista liberato dal falso nueve ospite.
Distanti anni luce gli scontri diretti da reti bianche all’andata (18 dicembre) e ancor prima (3 novembre) dell’ottavo di Coppa Italia vinto alla lotteria, i bergamaschi sprecano anche col radente di Nichetti a una cinquina dal rientro dal tunnel su apertura dell’unico elemento in doppia cifra in tutta una stagione da saliscendi: okappa il figlio d’arte Marchegiani. Niente post season e vacanze anticipate: al cavallo di ritorno della panchina Michele Marcolini è riuscita la salvezza e basta esattamente come quando aveva rimpiazzato Massimiliano Alvini. E dire che nella primavera del 2021 Marco Zaffaroni aveva arrestato la marcia soltanto davanti all’Alessandria, che adesso viaggia in cadetteria, nelle semifinali.