Giana Erminio – AlbinoLeffe 0-1 (0-0)
GIANA (3-4-1-2): Zanellati 6; Carminati 5,5 (22′ st Pirola 6), Bonalumi 6, Magli 6; Perico 6, Cazzola 6,5, Acella 6 (37′ st Pinto sv), Vono 6,5 (30′ st Colombini sv); D’Ausilio 6,5 (22’ st Ferrari 5,5); Perna (cap.) 5,5 (30’ st. N. Corti sv), Tremolada 6. A disp.: 12 Avogadri, 22 Casagrande (p), 13 Piazza, 14 Gulinelli, 21 Magri, 23 Caferri, 26 Messaggi. All.: Oscar Brevi 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Pagno 6,5; Borghini 6,5, Saltarelli 6,5, Riva 6,5; Tomaselli 6 (24’ st Poletti 7), Gelli 7 (33’ st Nichetti sv), Genevier 6,5 (40’ st Piccoli sv), Giorgione (cap.) 6,5, Michelotti 6,5 (24’ st Miculi 6); Cori 5,5 (40’ st Ravasio 7), Manconi 6. A disp.: 12 Rossi, 40 Facchetti, 14 Ntube, 16 Gusu, 24 Marchetti, 25 Zoma, 41 Muzio. All.: Michele Marcolini 6,5.
Arbitro: Delrio di Reggio Emilia 6 (Pedone di Reggio Calabria, Collu di Oristano; IV Raineri di Como).
RETE: 41′ st Ravasio (A).
Note: pomeriggio piovoso, terreno in condizioni precarie. Spettatori 424, di cui 220 paganti per un incasso di 2.040 euro. Ammoniti Carminati, Tomaselli, Magli, Saltarelli e Pinto per gioco scorretto, Tremolada per proteste. Tiri totali 6-4, nello specchio 2-1, respinti/deviati 0-2, parati 1-1. Corner 2-7, recupero 2′ e 5′.

Gorgonzola (Milano) – Tutta la poesia del Profeta di Bergeggi, ex atalantino che a Bergamo ci sta benissimo anche sull’altra sponda, dalla pagina Fb del club che l’ha richiamato dopo un biennio comunque da playoff sotto Marco Zaffaroni: “Sono molto contento perché chi metto in campo risponde sempre presente e questo da allenatore è un aspetto che quasi supera la felicità per l’attuale posizione in classifica. Onestamente vedere i ragazzi crescere e riuscire a dare quello che gli chiedo è molto importante e ci fa ben sperare per il futuro. Rimaniamo con i piedi ben piantati per terra, ma è anche giusto godersi il momento. Questa partenza ci rende orgogliosi e ci deve far lavorare con ancora più serenità”. Michele Marcolini e i suoi piloti a pelo d’erba hanno innestato la terza, la quarta su cinque turni. All’orizzonte, anche se è presto, maledettamente presto e porta pure sgabola sussurrarlo, c’è la B, che manca all’appello dal 2012 ma in società vogliono riacciuffare, pur senza proclami.
Il lampo nel buio di Mario Ravasio, al battesimo in questo campionato, è il 13 centrato da secondo posto nel girone A di serie C a braccetto con la Pro Vercelli eliminata dalla coppa, 2 in meno del Padova capofila. Una pur coriacea Giana Erminio è condannata alla terza sconfitta di fila. L’AlbinoLeffe ha un sogno che nella puntata più recente veleggia sulle ali della chioma bionda e rasata da marine, in tuffo, sottomisura, dell’attaccante fatto in casa, buona per convertire in oro puro la sponda di Poletti sulla scucchiaiata di capitan Giorgione. In attesa di riempire di tifosi il nuovo santuario di casa, a Zanica, 1.800 posti a sedere circa estendibili in un amen ai 5.500 necessari per giocare in cadetterìa, si sbanca quello dell’esilio tutto sommato dorato degli ultimi tempi, da sfrattati speciali dall’attuale Gewiss Stadium. Nel derby del campo in Martesana tra i padroni di casa e gli affittuari ha prevalso la tigna e la voglia di pensare in grande. Sapendo anche soffrire, altroché. Vedi, nel primo tempo, la muraglia (25′) opposta a D’Ausilio, pescato in corridoio da Tremolada, che come ultimo buco dalla cintola in su ha già impegnato Pagno dal limite (23′): autore il rinculante Gelli, in precedenza controllo e destro a incrociare fuori d’un amen al 19′ sull’iniziativa di Michelotti, alla prima da titolare a mancina dopo gli scampoli di Fiorenzuola nonché firmatario della prima chance deviatagli in fallo di fondo a rimorchio di Tomaselli (3′).
Dal kick off all’intervallo, l’unica occasionissima è quella citata dei Brevi-boys, salvo forse la schiacciata oltre la traversa di Borghini (8′) accarezzata dall’angolo del compagno con la fascia al braccio. Il portiere ex Stezzanese e Ponte San Pietro smanaccia il cross basso da destra di Tremolada al quarto d’ora aiutato dall’anticipo di Saltarelli sull’altra punta biancazzurra, Manconi di seconda non inquadra lo specchio tre minuti più tardi e Carminati svirgola la palla del pendolino nuovo a sinistra rischiando l’autorete oltre metà del guado. Scollinato l’ultimo rischio con Perna a non chiudere il diagonale mancino in asse con Vono e col trequartista a un settebello dall’intervallo, la ripresa si apre con l’ascensore debole e centrale del perno difensivo (5′) chiamato da Genevier, il tiro in porta numero 1 dei blucelesti in rossogiallo da trasferta, e con la volée in gioco aereo di Riva del mancato vantaggio (9′) sul corner da destra del sannita. Al 27′ lo stesso difensore svetta sulla punizione da destra del capitano senza trovare la porta, quindi il gol della fresca new entry che libera l’urlo di gioia dalla strozza, tutto lo staff esondato dall’area tecnica. Mercoledì alle 20 c’è la FeralpiSalò, domenica 3 alle 14.30 la Triestina al “Nereo Rocco”.
S.F.