Pergolettese – AlbinoLeffe 1-0 (0-0)
PERGOLETTESE (3-5-2): Galeotti 6,5; Alari 6,5, Lucenti 6, Lambrughi 7; Bariti 6,5, Zennaro 6, Arini 6,5, Varas 6,5, Villa (cap.) 6; Scardina 5,5, Morello 5,5 (1′ st Guiu Vilanova 5,5). A disp.: 12 Labruzzo, 5 Ferrara, 17 Cancello, 19 Vitalucci, 24 Perseu, 26 Verzeni, 27 Moreo, 28 Mercado, 29 Nava, 30 Fonseca. All.: Stefano Lucchini 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Pagno sv (20′ st Rossi sv); Saltarelli 6, Riva 6, Miculi 6; Gusu 6 (1′ st Poletti 5,5), Gelli 6, Nichetti 6 (32′ st Martignago 6), Giorgione (cap.) 6, Tomaselli 5,5 (1′ st Petrungaro 6); Manconi 6,5, Cori 5. A disp.: 40 Facchetti, 11 Galeandro, 15 Michelotti, 18 Doumbia, 19 Ravasio, 20 Genevier, 24 Marchetti, 42 De Felice. All.: Michele Marcolini 5,5.
Arbitro: D’Eusanio di Faenza 6,5 (Conti di Seregno, Landoni di Milano; IV Poto di Mestre).
RETE: 10′ st rig. Varas (P).
Note: mezza sera fresca, terreno in buone condizioni. Ammoniti Gusu, Miculi, Zennaro, Giorgione, Arini e Alari per gioco scorretto. Tiri totali 1-9, nello specchio 1-1, respinti/deviati 0-3, parati 0-1. Corner 2-4, recupero 0′ e 4′.

Crema (Cremona) – Lo scivolone del “Voltini”. Da potenziali primi a sesti nel giro di una settimana. La nona giornata sul campo della Pergolettese è amara per un AlbinoLeffe in calo piuttosto palese, tanto da incappare contro una squadra in affanno nella seconda sconfitta di fila a tiro di quella casalinga subìta in rimonta dal Renate. E non suoni come giustificazione l’episodio da moviola che punisce i bergamaschi al decimo del secondo tempo sull’unico tiro avversario in tutta la partita. Nemmeno su azione, per quel che vale. Per risalire la china, il secondo infrasettimanale di questo scorcio autunnale, mercoledì 20 ottobre alle 14.30 ospitando la Juventus Under 23, quindi il Seregno (17.30) domenica 24 a una settimana esatta dal rendez-vous a Padova con l’attuale capolista del girone A di serie C.
Al 6′ Alari prima serve involontariamente Cori per poi metterci un pezza evitando guai sul traversone di Manconi, allargatosi a destra e propiziatore della punizione crossata per lo schema Cori-Saltarelli che vede però il perno in rosso-giallo sbucciare il pallone della possibile infilata davanti all’area piccola. Succede davvero gran poco e non è che un ulteriore calcio franco del bomber seriano, al 26′, stavolta diretto, possa spostare gli equilibri in un confronto a schieramenti speculari e piuttosto allungati. Si rischia un po’ al 29′ sulla mancata torre di una punta gialloblù per l’altra sbucata dalla stessa specialità del futuro match winner dal lato opposto, anche se l’eleven di un Lucchini sul filo del rasoio produce meno (anzi, niente…) di quello di Marcolini, sganciando la berta di poco a lato con Nichetti, inseritosi a una cinquina dalla pausa nel bel mezzo del gioco di gambe dell’attaccante più mobile tagliando il limite.
La seconda metà comincia subito col forcing locale e la svolta, quando Cori affossa Lambrughi sul lato corto alla destra della difesa per impedirgli di pungere sul piazzato lungo di Bariti. Il rammarico è di Pagno che la battezza senza riuscire a respingere il rigore di Varas, infortunandosi per soprammercato nella collisione mano-palo. L’ex Stezzanese e Ponte San Pietro stringe i denti un’altra sporca decina prima di concedere l’esordio al dodicesimo Matteo Rossi. Il collega dall’altra parte, dopo essersi limitato a smanacciare la punizione dalla trequarti destra del capitano sannita (26′), salva il vantaggio dei suoi calando la saracinesca in faccia a Manconi, smarcato dalla sponda del responsabile del penalty sul campanile di Petrungaro (29′). La mira difetta invece di un amen a Gelli (36′), lambendo l’incrocio da fermo e a giro dalla zolla regalatagli dal contrasto falloso tra Arini e il contropiedista con la fascia al braccio, e all’ariete viterbese, che si aggrappa invano al cielo a un tris dal novantesimo correggendo un po’ troppo a destra il corner di Giorgione proveniente da quel lato. Poco prima, il tentativo della new entry Martignago, capace di alzarsela in proprio per la botta deviata col corpo dall’essenziale play dei Cannibali.