Non di sola politica vive l’uomo e nemmeno di solo sport o di continua polemica; l’uomo è anche emozione e sentimenti e, per questo motivo, in questo articolo parlerò di “amore”!
Attenzione, però, perché non sprecherò del tempo a disquisire sull’amore decantato dai poeti o nelle fiabe di Disney tutto piagnistei, coccoline e gne gne gne.
Parlerò dell’amore secondo la Vane! Già perché chi meglio di una donna gattara ultra quarantenne con alle spalle un lungo rapporto fallito e storie impegnative potrebbe farlo? Una donna adulta che, per mestiere, si occupa anche di separazioni e divorzi che, ormai, sono all’ordine del giorno?
Scopriamo le carte.
Innanzitutto, l’amore non può essere, a mio dire, qualcosa di oggettivamente declinabile, semmai un “contenitore” di emozioni, parole, atteggiamenti, comportamenti e sensazioni.
Altrimenti non si spiegherebbe perché mi capiti così spesso di parlare con uomini lasciati dalle mogli, increduli perché “andava tutto bene ed eravamo innamorati” e poi senti le mogli lamentarsi di quanto fossero date per scontate e fosse “evidente” che il marito non le amasse più (o viceversa ovviamente).
O tutti mentono, oppure dobbiamo mettere sul tavolo l’ipotesi che ciascuno – più o meno consciamente – faccia proprio un unico e personale significato della parola “amore”.
Io penso che la Disney abbia fatto più danni di Pornhub!
Da sempre ha tradotto la relazione ideale con “completa dedizione, vita per l’altro, sesso per avere bambini, una famiglia con un bel cagnolino e neanche a parlarne di provare attrazione per un altro uomo o un’altra donna…
Almeno Pornhub – mostrando amplessi oltre misura ( in ogni senso) – se da un lato ha ripetutamente generato complessi di inferiorità, dall’altro ha di sicuro regalato piacere a chi vi ha navigato!
Quindi “amore” può essere secondo me il desidero che l’altro stia bene, il piacere nel vedere che l’altro sia sereno o felice, ma pure il giocare insieme, il ridere insieme.
“Amare” potrebbe pure significare voler trascorrere la propria vita con una persona, ma desiderare fisicamente e profondamente un altro uomo o un’altra donna perché – di certo – fatico a leggere “amore” nella convinzione che l’altro ci appartenga totalmente.
È una riflessione impegnativa quest’ultima ne sono consapevole, ma il mio obiettivo è giungere a questa conclusione.
Forse, cioè, dobbiamo solo cambiare la prospettiva, forse non dobbiamo pensare che la coppia duratura sia quella in cui i due si amano, ma quella in cui si incontrano due persone che a questo fantomatico “amore” danno lo stesso significato!
Buon tutto amici 🙂
Vanessa Vane Bonaiti