Hellas Verona – Atalanta 0-1 (0-1)
HELLAS VERONA (3-5-2): Toniolo 6; Nwanege 6, Calabrese (cap.) 6 (35′ st Dentale sv), Corradi 6; Patanè 6,5, Cisse 7, Dalla Riva 6 (24′ st Ventura 5,5), Pavanati 6 (15′ st Agbonifo 6), De Battisti 6,5 (15′ st Rigo 6); Diao Balde 6, Henry 5,5. A disp.: Castagnini; Riahi, Minnocci, Valenti, Trevisan, Fagoni, Vermesan. All.: Paolo Sammarco 6.
ATALANTA (3-5-1-1): Pardel 6,5; Guerini (cap.) 6,5, Comi 6, Obrić 6; Chiggiato 6,5 (41′ st Bordiga sv), Riccio 6,5, Colombo 6 (33′ st Martinelli sv), Manzoni 7, Simonetto 7; Bonanomi 7 (20′ st Tornaghi 6,5); Vlahović 5,5 (42′ st Jonsson sv). A disp.: Sala; Vavassori, Bevilacqua, Fiogbe, Parilla, Capac, Cassa. All.: Giovanni Bosi 6,5.
Arbitro: Ceriello di Chiari 5 (Macchi di Gallarate, Galigani di Sondrio).
RETE: 24′ pt Manzoni (A).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 200. Ammoniti Diao Balde, Patanè, Comi, Calabrese e Guerini per gioco scorretto. Espulso Comi per somma di ammonizioni (gioco scorretto) al 16′ st. Occasioni da gol 6-5, tiri totali 10-8, parati 4-2, respinti/deviati 3-3. Corner 4-6, recupero 1′ e 7′.

VeronaBosi passa a tre e quindi anche all’incasso della variante tattica che non t’aspetti. Chiudendo col 4-4-1 causa espulsione quantomeno discutibile, come l’annullamento del possibile pari locale nel finale. La Primavera dell’Atalanta in casa dell’Hellas Verona, sul sintetico del Sinergy Stadium, rompe un digiuno di bottini pieni durato cinque turni nonostante l’inferiorità numerica dal quarto d’ora della ripresa. Sorpasso in classifica (11 a 9) all’ottava giornata e ospitata alzanese al Monza domenica 5 novembre alle tre pomeridiane; altre note positive, gli esordi di Chiggiato e Jonsson.
In attesa di rompere il ghiaccio oltre metà primo tempo grazie all’inserimento di Manzoni a spazio aperto dal geniale suggeritore Bonanomi, entro la manita cronometrica Colombo (parato) e Vlahovic (tap-in sul fondo) ne hanno già mancate un paio pressoché in soluzione unica, senza sfruttare il borseggio di Simonetto a Nwanege e il tocco dentro di Manzoni. All’ottavo, situazione rovesciata, con Diao Balde ipnotizzato da Pardel sul lancio di Cisse (Alphadjo) addomesticato dall’inserimento di sponda di De Battisti. Due corsettine oltre il quarto d’ora, l’impeto riprende brevemente fiato sulla punta del pendolino sinistro ospite con rimpallo-scarico a favore del fendente di Riccio che non incrocia né chiude a sufficienza il piatto.
Se il conato da fuori al ventesimo di Bonanomi è una prova per la presa alta di Toniolo, di là deve far tutto Cisse che però da solo non ha il potere di bucare Pardel dopo un disimpegno rabberciato della retroguardia in bianco alla mezzora. Al quarantesimo è colossale la toppa cucita da Obric al possibile sbrego a due Pavanati-Diao, un lancio in navata che rischiava di far male davvero. Come averne segnato un altro. A inizio ripresa, il sinistro defilato di Patané aperto dalla percussione insistita di Henry (2′) chiama il portiere polacco dei bergamaschi alla difesa non semplice del legno di competenza. Tornano, però, anche i break atalantini. Al 5′, la combinazione lunga Bonanomi-Manzoni-Simonetto sforna il cross che raggiungerebbe Vlahovic se non fosse per la smanacciata del guantato di casa, mentre in capo a due giri di lancetta è Chiggiato a provare a sorprendere l’ultimo baluardo altrui sul suo palo con un cross infido deviato in angolo. Patanè ne salva uno fatto intervenendo sul triangolo chiamato da Vlahovic a Bonanomi (12′). In una decina di minuti due trattenute su Diao valgono a Comi la doccia anticipata.
Dentro Tornaghi per il trequartista e retroguardia a quattro. Ancora Balde può ferire al 22′ ricevendo da Dalla Riva verso sinistra, contrariamente al solito, ma Pardel fa buona guardia e gli blocca il sinistro. Baby Dea graziata a 8′ dal 90′, quando Obric, spinto da Henry poi finito in fuorigioco comunque passivo (non contende la palla né è in traiettoria) sul cross da sinistra di Cisse spizzato da Corradi da corner battuto corto, infila maldestramente la propria porta. Il direttore di gara annulla, non si capisce bene perché. Proteste e conciliabolo con l’assistente Rispoli, ma si resta avanti. Pericolo scampato al 2′ di recupero, quando Dentale calcia altissimo gettando alle ortiche la sponda di Henry sulla sventagliata di Rigo. Pardel si rifugia in corner sulla palombella crossata di Alphadjo e può finire così. Onore al merito e alla resilienza.
Simone Fornoni