Il 2020, orribile per l’umanità, è stato l’anno del maggior splendore per l’Atalanta. Dalla sua fondazione, datata 1907, il club nerazzurro non aveva mai assaporato così tanti trionfi sia in Italia che in Europa. Ha raggiunto i quarti di Champions, sfiorando la semifinale, si è classificata al terzo posto in campionato ed ha assaporato per qualche settimana il gusto dello scudetto, ha stabilito record su record in fatto di gol realizzati e non solo, è tornata, per la seconda volta consecutiva, nella lega più prestigiosa del panorama internazionale, si è qualificata agli ottavi di Champions andando a vincere a Liverpool e ad Amsterdam e, adesso, aspetta con una certa emozione il doppio confronto con il Real Madrid. Da fine febbraio ad oggi, e non è finita purtroppo, L’Atalanta si è goduta questi trionfi in triste solitudine senza l’appassionata convivenza con tutto il suo popolo.
GOMEZ – Quando, dopo qualche inciampo in campionato, sembrava che i nerazzurri avessero ripreso il filo del discorso tattico e tecnico, ad inizio dicembre è deflagrata una bomba devastante: la fine dell’idillio tra il capitano e il club dopo l furibondo dissidio con Gasperini. Dopo quasi un mese la frattura è irreparabile e oggi, alla vigilia del calciomercato invernale, Il Papu, 250 partite con la casacca nerazzurra, 59 gol segnati ed assist a go go, sembra abbia trovato un accordo con l’Inter che, a sua volta, non sembra disposta ad accettare le cifre (10 milioni) richieste da Percassi. La trattativa è apertissima e non mancheranno i colpi di scena.
UN NUOVO PAPU – Ma serve un altro al suo posto? Dunque, la rottura, al di là dei racconti veri e presunti, è stata in modo particolare tattica nel senso che Gomez non aveva più dato la sua disponibilità a giocare a fianco di Zapata, preferiva il ruolo di tuttocampista, che all’inizio aveva accettato malvolentieri (21 ottobre 2018 Chievo-Atalanta 1-5). In avvio di stagione tre partite al massimo della forma , poi è cominciato il calo di condizione e, soprattutto, la squadra ha subito troppi gol (16 in campionato, 7 in due partite di Champions). Gasperini ha deciso, quindi, una correzione tattica: un centrocampista in più (Pessina o Pasalic) e un attaccante in meno (Muriel, Ilicic) riportando il Papu in attacco. Da qui il patatrac. Con questa scelta tattica, che sta ottenendo successo in campionato, un sostituto non serve perché in fase offensiva c’è un gran folla: Zapata, Ilicic, Muriel, Miranchuk, Lammers e Malinovskyi. E giocano in due. A giugno si vedrà. Che senso avrebbe, adesso, l’arrivo di El Shaaravy o di Ramirez mentre dall’ Ucraina dovrebbe arrivare Kovalenko.
LATERALI COL FIATONE – Con la partenza di Castagne e una riserva per Gosens servivano rinforzi di qualità, invece di vari De paoli, Piccini e Mojica non sono stati all’altezza, è spuntato Ruggeri ma non è bastato, e di conseguenza il gioco dei laterali, un cardine fondamentale per i dettami di Gasperini, è un po’ venuto meno, causa infortuni e stanchezza dei due titolari. Dal Genk, inesauribile pozzo di San Patrizio, ecco spuntare il ventitreenne danese Joakim Maehle, esterno ambidestro, diconsi veloce e potente.
CAMPIONATO – 14 turni, uno in meno per l’Atalanta, che il prossimo 20 gennaio recupera con l’Udinese. Nerazzurri con 22 punti, a quattro dalla zona Champions, 25 gol realizzati e 13 subiti. Punto più, punto meno è la media dell’era Gasperini che poi fa spiccare il volo alla squadra nel girone di ritorno. Dopo la sconfitta col Verona la formazione nerazzurra ha inanellato quattro risultati utili, due vittorie e due pari. Certo, resta l’amarezza dei punti gettati al vento a Bologna dopo un primo tempo spettacolare, mezzora del secondo tempo gigioneggiando e un finale di partita da incubo. Con alcune certezze in vista del ritorno in campo: Gollini, Gosens, Pessina e Ilicic senza nulla togliere agli altri. Sarà un mese di gennaio tutto di corsa: domenica 3 e mercoledì 6 approdano a Bergamo prima il Sassuolo, è uno scontro diretto, e poi il Parma, sabato 9 l’anticipo (ore 15) a Benevento, mercoledì 13 Coppa Italia: avversario di turno il Cagliari, domenica 17, ore 18, in casa col Genoa, mercoledì 20 alle 15 il recupero di Udine, sabato 23 alle 18 a San Siro per affrontare il Milan, mercoledì 27 se l’Atalanta supera il turno i quarti di Coppa Italia (vincente Lazio-Parma) a Bergamo e domenica 31 alle ore 15 con la Lazio. Ci sarà da divertirsi.
Giacomo Mayer