Giuseppe Nervi nuovo direttore sportivo della Real Calepina vale da ulteriore riprova del nuovo che avanza, in un calcio che cambia e che vive del contributo dei suoi interpreti più giovani e motivati. La parabola di un dirigente in aperta ascesa è bella che servita, con tre tappe di alto spessore a indicare la graduale crescita offerta dal singolo, in rapporto alle potenzialità della piazza e del relativo progetto tecnico. In origine, fu lo Sporting Adda Bottanuco, realtà che oggi non c’è più ma che godette di risultati ascrivibili alla smania di garantirsi un posto nell’Olimpo del calcio lombardo, perpetrata da Sergio Contato, affiancato dal direttore Manzoni. Poi, venne il turno del Verdello, che salì in quota in compagnia di due volti che ancora oggi permangono al top dei consensi: da una parte, Filippo Cutrona, attuale numero uno dello Zingonia Verdellino, e dall’altra Alberto Luzzana, autentico totem dall’alto della poliedricità esibita negli anni più recenti. Infine, è toccato alla Cisanese del presidente Regazzoni, e del fidato direttore Franco Forliano, toccare con mano la competenza e la dimestichezza acquisita da Nervi, sempre più padrone del proprio destino e avvezzo, a tal punto, da prefigurare per sé un orizzonte chiamato Serie D. Non è un mistero che la scelta di accasarsi alla Real Calepina abbia chiamato in causa le prospettive di crescita garantite dai due fronti. Tuttavia, come è giusto che sia, quando di mezzo c’è un calcio continuamente tentato da rimescolamenti o dietrofront, è lì da vedere come il direttore Nervi abbia anzitutto scorto la “scelta di vita”, l’opportunità di crescita modulabile in consacrazione. Il sodalizio di Marco Lorenzi, dal canto suo, si fa portatore di scelte coraggiose e innovative, anteponendo l’ambizione del giovane profilo a una conoscenza del calcio della zona che è, evidentemente, da puntellare passo dopo passo. Cartina geografica alla mano, siamo agli antipodi del calcio fin qui vissuto e promosso da Nervi, che, non guasta ricordare, nella vita lavorativa è Professore di Lettere alla Scuola Secondaria di Primo Grado. La “scelta di vita” diventa un richiamo alla professionalizzazione e all’aziendalismo, come compete a uno sport che, tra i vari intenti, si propone anche di risultare più credibile, dinanzi agli occhi delle famiglie, con un’offerta fatta di competenze e dialogo. Giusto, allora, festeggiare una novità che, agli albori dell’estate del mercato, appare la prima di una lunga serie. I volponi, oggi, non possono più bastare. Per coniugare esigenze economiche e di campo, serve anche affidarsi a figure versatili, pronte a riversare nelle nuove mansioni il frutto degli studi e della gavetta, oltre che di una propensione, spiccatamente manageriale, per la cura dei dettagli. La Real Calepina innova e prefigura nuovi orizzonti di sfida, dando realmente un senso alla continuità di progetti tecnici che non possono, e non devono, esaurirsi nella mera scalata delle categorie. E con Giuseppe Nervi alla direzione sportiva, il nuovo che avanza passa per un profilo giovane, motivato, pronto a offrire il meglio, in termini di assiduità e buon esempio, al servizio di una prima squadra e di quell’esercito composto da centinaia di giovani tesserati. A “Beppe” Nervi, amico (e collega) di Bergamo & Sport, il più caloroso in bocca al lupo.
Nik