Una vinta e una persa, entrambe col Sassuolo, entrambe nella stagione 2022-2023. Il bilancio in chiaroscuro, ma anche per i fatti del campo come si vedrà, del fischietto designato per l’anticipo della terza giornata sabato sera al Gewiss Stadium di Bergamo contro il Monza. Col sovrammercato, quel 4 febbraio 2023 (vedi QUI) al Mapei Stadium di Reggio Emilia, del giallo a Joakim Maehle diventato rosso (entrata in scivolata su Mimmo Berardi) all’on field review chiamata dal VAR Luigi Nasca. Partita rovinata all’Atalanta da Matteo Marcenaro, arbitro genovese che va per i 31 (compleanno il 9 novembre) e nel finale avrebbe espulso anche Luis Muriel per proteste.

Nell’occasione Laurienté condannò i bergamaschi alla sconfitta segnando al 10′ della ripresa. Il battesimo del fuoco atalantino della giacchetta colorata al sapore di trenette al pesto, invece, era stato positivo, a campi invertiti. Il 15 ottobre 2022 (QUI il video), giorno investito del centoquindicesimo anniversario (il 17 ottobre 1907 la notizia sui giornali dell’epoca) dalla fondazione, di qui il Birthday Match, a Kyriakopoulos (41′) risposero Pasalic (45’+1) e Lookman (46′), ambedue su assist di Brandon Soppy che sta andando al Torino.

Per i brianzoli, invece, i precedenti (vedi screenshot da Transfermarkt a piè d’articolo) sono il doppio, ma sempre in perfetta parità tra 3 punti e 0. Male l’unica gara arbitrata da Marcenaro in serie A all’U-Power Stadium: 2-0 per la Lazio il 2 aprile scorso (Pedro e Milinkovic-Savic). Per il resto, tutte di C le partite biancorosse dirette da Marcenaro: la prima fu una battuta d’arresto a Grosseto col Gavorrano, le altre le affermazioni a Fermo e a Como.

3 successi e 1 ko, invece, nel bilancio della Primavera nerazzurra col giovane arbitro ligure. Tutti extra moenia i bottini pieni. Dal 3-2 al Verona del 14 ottobre 2017 con doppietta di Musa Barrow al 4-1 a Bologna del 15 dicembre 2019 (Diallo, Italeng, Heidenreich su sponda di Okoli e rigore di Guth), passando dal ko per 2-1 con l’Inter (Piccoli) l’11 gennaio 2019 al “Breda” di Sesto San Giovanni e dal 6-2 al Chievo il 20 aprile dello stesso anno (Colpani, doppiette di Cambiaghi e Kulusevski, Peli).

Composita dal punto di vista geografico-territoriale, ma di marca toscana a livello di guardalinee, la squadra arbitrale capeggiata dal genovese. Ad assisterlo, infatti, Andrea Zingarelli di Siena e Marco Scatragli di Arezzo. Il quarto ufficiale è Alessandro Prontera di Bologna. V.A.R. Daniele Doveri di Roma 1, A.V.A.R. Marco Serra di Torino.

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