Meglio tardi che mai. Ma se sul circuito VivaTicket in giornata (alle sei di sera) è stata aperta la vendita dei biglietti del settore ospiti per Lecce-Atalanta, il via libera è solo per i tifosi. Sempre che abbiano la voglia di smazzarsi una trasferta lunga come la fame e il tempo di organizzarla. Diverso il discorso per la banda del Gasp. Perché mezza retroguardia, ovvero letteralmente metà dei quattro difensori centrali della rosa della prima squadra, si ritrova la strada del “Via del Mare” sbarrata da un paio di infortuni di troppo. Esami strumentali ulteriori sono previsti nei prossimi giorni, ma l’esito fin qui non alimenta l’ottimismo.

Pesa tantissimo la contemporanea assenza di Rafael Toloi e Berat Djimsiti, stoppati rispettivamente martedì da una piccola lesione al flessore destro e mercoledì mattina da ricorrenti noie alla coscia destra, figlie di una vecchia ferita riaperta due lunedì fa da una botta di Josip Ilicic in allenamento tale da costringere il nazionale albanese al forfait di Champions una settimana fa col Valencia. Nella giornata odierna l’italo-brasiliano s’è limitato alle terapie, roba che fa prefigurare un’assenza prolungata alla Lazio e forse al retour match degli ottavi di finale di coppa. Ci si riaggiorna al dopopranzo di giovedì per il report della sessione mattutina a porte chiuse. 

Lavoro differenziato, invece, per il compagno che presidia l’altro vertice dell’area. Impossibile pronunciarsi sui tempi di recupero di entrambi, ma con tutti gli impegni a venire nemmeno l’infortunato più lieve può essere rischiato in campo al prossimo calcio d’inizio. A scalare dietro, da terzo di destra, quindi da ministro della difesa riciclato, come spesso gli è accaduto negli ultimi anni, sarebbe Marten de Roon, mediano dall’elmetto perennemente calato che contro la Spal s’era ritrovato a fare perfino il laterale, in alternanza proprio con Djimsiti. Gli unici arruolabili nel ruolo restano Mattia Caldara e José Palomino, a meno di non adattare lì il 2000 Raoul Bellanova (un esterno) e il Primavera classe 2001 Caleb Okoli.

Una situazione da piena emergenza, dunque, mentre quella legata al Coronavirus, a dispetto di numeri palesemente sempre più preoccupanti, almeno in Puglia sembra non spaventare. Lo spicchio dedicato ai sostenitori della sfidante è su due livelli, al limite ovest della Curva Sud dell’impianto salentino, separato da uno dei due rettilinei da uno spazio vuoto per 1.075 posti a sedere complessivi: botteghino reale e virtuale aperto fino alle 19 di sabato 29 febbraio. Dietro, comunque, le scelte in sede di calciomercato invernale viste col senno di poi bruciano un po’: cedere Simon Kjaer, Andrea Masiello e Roger Ibañez per prendere Mattia Caldara e l’imberbe (nonché acciaccato, perché arrivato con l’edema allo scafoide del piede destro) Bosko Sutalo, al netto degli stop occasionali, ha lasciato la coperta corta.
Simone Fornoni