Toh, chi si rivede. Mica dopo una vita, era il 6 marzo. Speriamo sia la volta buona di fare i tre punti. Perché con Daniel Siebert, tedesco di Berlino prossimo ai 40 anni, due giorni dopo la semifinale di andata di Europa League (giovedì 2 maggio, ore 21), l’Atalanta non è mai andata oltre il pareggio. L’ultimo dei tre precedenti impattati su tre col fischietto designato per la partitissima di dopodomani al Velodrome di Marsiglia contro l’OM appartiene alla storia recente, l’ottavo di finale di andata al “José de Alvalade” di Lisbona contro lo Sporting, con Scamacca (39′) a rispondere a Paulinho (17′) e tre legni a uno per la squadra di Gian Piero Gasperini, di Holm e dello stesso marcatore prima del pari, di Lookman e Coates nella ripresa.

Il battesimo del fuoco tra Siebert e Dea risale al primo giro di corsa continentale dell’era Gasp. Il 28 settembre 2017, a Lione, l’1-1 firmato Papu Gomez utile al percorso verso il primo posto nel girone nella stessa competizione, l’EL, poi stoppatasi davanti al Muro Giallonero del Borussia Dortmund nei sedicesimi. Poi, il 3-3 di Berna con lo Young Boys il 23 novembre 2021, che sarebbe pesato parecchio alla fine del girone di Champions League vinto dal Manchester United col Villarreal secondo perché vittorioso a Bergamo nella replica antineve del 9 dicembre successivo. Zapata e Siebatcheu nel primo tempo; Palomino, Sierro, Hefti e Muriel a 3′ dal 90′ nel secondo.

Nessuna partita fischiata, al contrario, dell’OM, avversario dei nerazzurri. Tutta dalla Germania la squadra arbitrale destinata ad accompagnare il deja-vu atalantino. Gli assistenti sono Jan Seidel e Rafael Foltyn, il quarto ufficiale Sven Jablonski. Video Assistant Referee Marco Fritz, Assistente Video Assistant Referee Christian Dingert.