Non ce l’ha fatta a rientrare in gruppo Marco Palestra: sarà per la prossima. Idem per il difensore austriaco Stefan Posch, o con la Roma lunedì 15 maggio oppure in casa del Genoa alla penultima prima di far calare il sipario sul campionato ospitando il Parma. L’Atalanta si presenta a Monza in cerca della penultima delle due vittorie che le darebbero la certezza della quinta qualificazione in Champions League della propria storia.
Contro la difesa a tre di Alessandro Nesta, l’allenatore Gian Piero Gasperini punta dritto sul tridente, con qualche dubbio su chi affiancare a Lookman e al capocannoniere del campionato Retegui, a caccia del record di marcature nerazzurre in serie A finora condiviso con Filippo Inzaghi a quota 24 gol. Se l’ex di turno Maldini in sette presenze totali non ha mai convinto, De Ketelaere è fermo alla doppietta all’Empoli a tre giorni dal Natale e alla partecipazione alla cinquina allo Sturm Graz il 21 gennaio scorso. Il ruolo di terzo attaccante, a destra, è conteso da Cuadrado, procuratosi il rigore del pareggio col Lecce, e dall’adattato Pasalic, jolly buono per ogni occasione.
Il tecnico dei bergamaschi, che tra domenica e tra due lunedì con la Roma può chiudere ogni discorso con l’unico obiettivo rimasto per poi dare spazio alle seconde linee in casa del Genoa e col Parma, si affida per il resto ai veterani e ai titolari indiscussi. Carnesecchi in porta, difesa a Kossounou, Hien e Djimsiti sebbene questi ultimi due siano diffidati insieme a Lookman, mediana a due con De Roon ed Ederson con l’alternativa Pasalic, dal contratto in scadenza ma vicino al rinnovo, ove non dovesse giocare da ala tattica, Bellanova e Zappacosta sulle fasce.
Che la partita, nonostante i padroni di casa siano virtualmente in serie B da tempo, sia molto sentita, lo dimostra anche la caccia al biglietto dei tifosi atalantini. Il settore ospiti dell’U Power Stadium è andato tutto esaurito venerdì pomeriggio in tutti i suoi 2.587 posti disponibili. Tutti stretti intorno alla squadra, scottata dall’eliminazione precoce dalla Champions League nei playoff di febbraio, e allo stesso Gasperini, che dalla vigilia di Empoli, il 22 febbraio scorso, affermando di credere ancora nello scudetto, tiene in sospeso la piazza e il club con l’intenzione di non prolungare il rapporto. A Zingonia nessun allenatore viene portato fino a scadenza senza rinnovo: uscita dal campo, l’Atalanta dovrà sedersi al tavolo per programmare il prossimo futuro.
I 21 convocati per Monza
– Bellanova Raoul (16), e; – Brescianini Marco (44), c; – Carnesecchi Marco (29), p; – Cuadrado Juan (7) e-a; – De Ketelaere Charles (17), a; – De Roon Marten (15), c; – Djimsiti Berat (19), d; – Éderson (13), c; – Hien Isak (4), d; – Kossounou Odilon (3), d; – Lookman Ademola (11), a; – Maldini Daniel (70), a; – Pašalić Mario (8), c; – Retegui Mateo (32), a; – Rossi Francesco (31), p; – Ruggeri Matteo (22), e-d; – Rui Patrício (28), p; – Samardžić Lazar (24), c; – Sulemana Ibrahim (6), c; – Toloi Rafael (2), d; – Zappacosta Davide (77), e.
DIFFIDATI
Djimsiti, Lookman, Hien
INDISPONIBILI
Kolašinac, Palestra e Posch (oltre ai ‘lungodegenti’ Scalvini e Scamacca)