Atalanta (3-4-3): Gollini; Masiello, Mancini, Djimsiti; Castagne, Freuler (31′ st Valzania), Pessina, Reca; Pasalic, Zapata (40′ st Cornelius), Gomez (37′ st Barrow), All. Gasperini.

Hapoel Haifa (4-3-3): Setkus; Malul, Tamas, Kapiloto, Dilmoni (30′ st Arel); Buzaglo (28′ pt Plakushchenko), Sjostdet (21′ st Vermouth), Mitrevski; Hadida, Papazoglou, Ginsari, All. Klinger.

Reti:25′ pt Zapata, 46′ st Cornelius.

Ammoniti: Tamas.

Note: Spettatori 6546, corner 6 (Ata),6 (Hap),recupero 3’+3′,clima sereno.

La Dea archivia la pratica Hapoel Haifa e si guadagna l’accesso all’ultimo turno preliminare, prima di raggiungere la tanto ambita fase a gironi. In previsione della sfida contro il Copenaghen Gasperini opta per un cambio formazione: dentro Djimsiti, Reca,Castagne, Pasalic e Zapata: così da testare lo stato di forma di tutto lo scacchiere a sua disposizione (fino ad oggi, da domani arriverà Rigoni e chissà se qualcun altro si aggiungerà a lui). Partenza in sordina per i nerazzurri che gestiscono il vantaggio guadagnato nella gara d’andata. Più arrembanti gli israeliani anche se le doti tecniche della squadra di Klinger sono nettamente inferiori a quelle dei bergamaschi. Al 23′ Castagne, imbeccato da Zapata con un cambio gioco, colpisce di testa a due passi da Setkus, ma il portiere lituano blocca senza problemi. Vano tentativo di risposta da parte dell’Hapoel Haifa in ripartenza con l’autore del primo gol del match d’andata Buzaglo, ma per sorprendere Gollini ci vuole ben altro. Al 27′ occasionissima per l’Atalanta: scambio intelligente Zapata-Pessina con quest’ultimo bravo ad inserirsi, ma meno nella scelta finale di servire nel mezzo senza trovare nessuno, invece di calciare a rete. Un giro di orologio più tardi il Papu Gomez fa tremare il Mapei con la sua punizione terminata di un nulla fuori dopo aver lambito il palo. Gli israeliani non demordono e provano a sfruttare il primo corner a loro favore con il colpo di testa di Tamas, bravo nello staccare e ad indirizzare il pallone che regala l’illusione del gol ai suoi tifosi per aver accarezzato la parte esterna della rete. Sul finale di primo tempo Gollini vola sulla conclusione potente dalla trequarti di Ginsari deviando in angolo. La ripresa si apre in maniera roboante: all’8′ Gomez serve da corner nel mucchio per la testa di Djimsiti che trova la grande risposta di Sektus, splendido nel respingere salvando i suoi. Nessuna delle due formazioni riesce a sfondare, ci prova ancora il capitano nerazzurro al 16′ con un tiro potente da posizione decentrata, ma la respinta del portiere è presto che servita. Castagne, cresciuto con il passare del tempo durante il match, rientra bene sul sinistro al 21′ trovando lo spazio per calciare, ma la sua conclusione da dentro l’area termina abbondantemente sopra la traversa. Al 25′ finalmente si sblocca la gara: un pimpante Castagne crossa dal fondo, Zapata ringrazia e gira in porta di testa il gol del vantaggio. Gli uomini di un infuriato Gasperini acquistano coraggio e costruiscono l’azione buona per raddoppiare nel giro di due minuti: Pasalic lancia in profondità Gomez che presentatosi davanti a Setkus in uscita calcia ad incrociare, spedendo però la palla fuori di un nonnulla. Sembrerebbe dover finire così, ma un caparbio Pasalic vince un contrasto al limite dell’area e ha spazio per servire Cornelius liberissimo sul vertice destro dell’area. Il vichingo è perfetto nello stop e nel tiro di piattone che si insacca alle spalle del portiere dell’Hapoel sancendo definitivamente la fine dell’incontro. Ora testa al Copenaghen, avversario tutt’altro che facile.

Mattia Maraglio