Prova di forza titanica della Dea che tritura il Torino per 0-7 e gioisce per la lotta Champions League. Inarrivabili, incredibili e divertenti, soprattutto divertenti. Difficile trovare altri aggettivi per i giocatori nerazzurri che in un freddo sabato sera di gennaio hanno riscaldato il mondo calcistico italiano con una partita da manuale del calcio, degna di essere ricordata negli almanacchi di questo sport. Ogni interprete ha dato il massimo per raggiungere un risultato storico per la società orobica a partire dal reparto arretrato. Gosens è uno dei difensori più prolifici d’Europa e la sua crescita smisurata (settebello in A, 1 in Europa) è ormai sotto gli occhi di tutti, Palomino ha dato il via ad una serata magnifica con un recupero magistrale in fase offensiva, servendo poi un assist al bacio per il primo gol di Ilicic. Che dire poi di un reparto avanzato di impatto come quello gasperiniano? Ilicic senza paura segna da centrocampo sorprendendo tutti, Gomez illumina il gioco dei compagni con tocchi d’alta classe, Zapata e Muriel gonfiano la rete e per gli avversari non rimane niente. Neanche le briciole. Allo stadio di Torino si ergono alti i cori nerazzurri dei 1.300 tifosi bergamaschi che spingono la Dea nell’Olimpo della Serie A, con la freccia in direzione Champions League.
Mattia Maraglio