I procuratori dei calciatori sono come gli animali che trascorrono l’inverno in letargo: essi si svegliano in primavera e cominciano una nuova vita. Infatti se, in questi giorni, consultate i media che si occupano di sport, di calcio in particolare, noterete che il calciomercato si è srotolato alla grande in attesa del via ufficiale. E mancano almeno tre mesi. Così per quanto riguarda l’Atalanta ecco Muriel all’Inter, Gosens alla Juve, Gollini al Milan e Pessina alla Roma. Non male. Ovviamente i tifosi vanno in fibrillazione e sui social se ne leggono di tutti i colori, eppure mancano ancora dieci decisive partite al termine del campionato senza dimenticare la finale di Coppa Italia con la Juventus la serata del 19 maggio, probabilmente a Reggio Emilia o a San Siro. I nerazzurri ne giocheranno cinque a Bergamo compresi due scontri diretti (Juve e Milan) e altrettante fuori con un solo scontro diretto (Roma). E a proposito di confronti tra formazioni in lotta per la Champions ecco in pochi giorni bianconeri e giallorossi, come avversari temibili. Intanto giovedì prossimo Gasperini avrà a disposizione l’intera rosa che si ricompone dopo le prestazioni nelle rispettive nazionali. Un giorno e mezzo per allenarsi e poi sabato, vigilia di Pasquale, alle 15 il fischio d’inizio di Atalanta-Udinese, domenica 11 alle 20,45 i nerazzurri giocano al Franchi contro la Fiorentina, quindi domenica 18 alle 15 arriva a Bergamo la Juventus, giusto un mese prima della finale di Coppa Italia, nel turno infrasettimanale Roma-Atalanta è il posticipo, giovedi 22 alle 18.30, poi domenica 25, festa della Liberazione, ecco al Gewiss Stadium il Bologna, fischio d’inizio 20,45, quindi il 2 maggio alle ore 15 trasferta a Reggio Emilia per affrontare il Sassuolo. Infine le ultime quattro della stagione: il 9 maggio a Parma, il 12 l’infrasettimanale col Benevento a Bergamo, il 16 a Marassi contro il Genoa e il 23 si chiude con Atalanta-Milan. Ma prima, mercoledì 19, la finale di Coppa Italia.
Nell’era Gasperini le ultime dieci di campionato vedono l’Atalanta intensificare, anzi velocizzare, il suo viaggio verso le prime posizioni di classica. Ecco un po’ di dati: nel 2016-17 dopo il 7-1 di San Siro, 52 punti, 43 gol segnati e 33 subiti, l’Atalanta chiuse a quota 72, 20 punti conquistati, col quarto posto in classifica, 62 gol realizzati e 41 presi; nel 2017-18 erano 44 i punti alla 28 giornata, 43 gol segnati e 31 presi, e concluse a 60 punti, 16 punti ottenuti e settimo posto, 57 gol a favore e 39 subiti; quindi nel 2018-19 i punti erano 45, 57 gol realizzati e 39 subiti, e al termine del campionato 69, ben 24 in più e terzo posto con la prima volta in Champions, 77 gol segnati e 46 presi; nella scorsa stagione (2019-20) 58 punti, 80 gol realizzati e 39 subiti, finale a quota 78 e altri 20 punti conquistati per il bis del terzo posto nella storia nerazzurra e la seconda partecipazione in Champions, 98 gol realizzati e 48 subiti.
Oggi i punti sono 55, tre in meno rispetto al campionato scorso, 65 gol segnati e 34 subiti. Insomma l’Atalanta lancia sempre lo sprint e lo vince, magari sul filo di lana. Ma lo vince.
Giacomo Mayer