Era il 18 settembre 2019 e un po’ tutti ricordano come finì allo Stadion Maksmimir di Zagabria, quasi tutto scoperto tranne il rettilineo più basso che ospita anche la tribuna stampa. Il poker (10′ Leovac, 31′, 42′ e 68′ Orsic) sul gobbone dalla Dinamo padrona di casa, il benvenuto della Champions League all’Atalanta nel mondo dei sogni che comunque si sarebbe concluso nel quarto secco al “Da Luz” di Lisbona, ahinoi a porte chiuse per la pandemia, il 12 agosto dell’anno dopo col PSG in rimonta. Sia come sia, l’arbitro del ritorno della semifinale di Europa League col Marsiglia di giovedì 9 maggio alle 21 al Gewiss Stadion di Bergamo è lo stesso di quella serata agrodolce, dolce perché alla fin fine era l’esordio in una competizione vista in precedenza soltanto dal piccolo schermo: lo spagnolo quarantenne (candeline il 4 febbraio) Jesús Gil Manzano, recentemente impegnato a dirigere il derby Milan-Inter proprio nella coppa dalle grandi orecchie.

Non era il battesimo del fuoco coi nerazzurri, precedentemente diretti in un’altra serata infausta, quella dell’eliminazione dall’Europa League, la prima manifestazione continentale dell’era di Gian Piero Gasperini, ai sedicesimi, al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro il Borussia Dortund. 3-2 all’andata con vana dopèietta di Josip Ilicic per portarsi temporaneamente avanti 2-1, 1-1 al ritorno, quell’uggioso 22 febbraio 2018 illusoriamente aperto da Rafael Toloi dopo 11 giri di lancetta e pareggiato dall’ex convalescente Schmelzer a 7′ dal 90′ in tap-in sul tiro di Reus carambolato tra mano e ginocchio di Etrit Berisha. 
 
Nel team arbitrale, un solo “intruso” in mezzo ai sudditi di re Felipe, il quarto ufficiale Mykola Balakin che è ucraino. Assistenti Diego Barbero e Ángel Nevado ESP;  Video Assistant Referee (V.A.R.) Juan Martínez Munuera e Assistente Video Assistant Referee (A.V.A.R.) Alejandro Hernández. L’OM, invece, con Gil Manzano ha tre precedenti, una vittoria in mezzo a due sconfitte, sempre in fase di girone, la prima in EL e le altre due in CL. 1-3 all’epoca di Rudi Garcia con la Lazio di Inzaghino il 25 ottobre 2018 (10′ Wallace, 59′ Caicedo, 86′ Payet, 90′ Marusic), 2-1 di André Villas-Boas all’Olympiacos Pireo il 1° dicembre 2020 (33′ Camara, 55′ e 75′ Payet entrambi su rigore) e infine stesso risultato ma a sfavore a Francoforte, dai “gemellati” dell’Eintracht, il 26 ottobre di due anni fa quando sulla panchina sedeva l’attuale laziale Igor Tudor (3′ Kamada – su passaggio del romanista Ndicka -, 22′ Guendouzi, guarda caso adesso entrambi in biancoceleste, 27′ Kolo Muani).