Sembra un azzardo, eppure Atalanta-Roma è un confronto aperto per l’Europa, targata Champions, che coinvolge anche Milan, Lazio e Sampdoria in appassionanti sfide che trasformano la routine del campionato in un altro avvincente torneo tra queste quattro squadre ma con porte aperte per ulteriori pretendenti. In questa fase della stagione, inizio girone di ritorno, si preparano le posizioni di classifica in vista del rush finale e quindi non è opportuno farsi trovare impreparati, ecco perché la partita del Comunale è già uno scontro senza confini: nerazzurri e giallorossi sanno di giocarsi una fetta di futuro. Da una parte l’Atalanta per consolidare con gol e prestazioni il suo viaggio verso le zone decisive della classifica, dall’altra la Roma, con due punti in più, per scrollarsi di dosso la fama di bella incompiuta con eccessive incertezze e pericolosi alti e bassi. In autunno i giallorossi hanno rischiato spesso di naufragare con il loro condottiero, Eusebio Di Francesco, spesso in bilico. Dopo la sconfitta con la Juve, la Roma ha conquistato tre vittorie consecutive (Parma, Sassuolo e Torino) e ha distanziato, appunto, di due punti i nerazzurri che invece hanno pareggiato con la Juve e ottenuto due successi con Sassuolo e Frosinone. Al centro dell’attenzione di Atalanta-Roma c’è ancora inevitabilmente Duvan Zapata che si sta trasformando, partita dopo partita, in un’inarrestabile macchina del gol e ricordiamo come, nella partita d’andata, le sue incursioni sventrarono la difesa giallorosso regalando a Castagne e Rigoni due palle-gol che portarono l’Atalanta in vantaggio. E’ comunque un confronto aperto con i nerazzurri che si esaltano ancor di più quando affrontano le grandi del campionato. Comunque il 3-4-1-2 dell’Atalanta di fronte al 4-2-3-1 dei giallorossi. Si può decidere in mezzo con Gomez sempre più regista a tutto campo che obbligherà Pellegrini, in prima battuta, e Nzonzi o Cristante, in seconda, a non distrarsi. Certo giocatori come Zaniolo e gli altri due citati rappresentano la “meglio gioventù” del nostro calcio e non sarà semplice opporsi e qui si vedrà se finalmente Pasalic si sia inserito nei meccanismi tattici perché la bella prestazione di Frosinone ha urgente bisogno di una decisiva conferma, del resto uno come Freuler non lo si sostituisce tanto facilmente. Probabilmente la partita si deciderà lì in mezzo. Poi da una parte Ilicic tra Manolas e Kolarov e dall’altra Zapata tra Fazio e Florenzi dovranno cercare spunti di qualità per superare un assetto difensivo non irresistibile che ha subito 26 gol (uno in meno dei nerazzurri) anche se in trasferta sono solo 10 i gol incassati (10 in meno dei nerazzurri). Nella fase offensiva dei giallorossi Zaniolo si sta rivelando un fuoriclasse, toccherà a Castagne e Mancini, magari col supporto di un centrocampista (più De Roon di Pasalic), limitare le incursioni e le giocate. Insomma come la si vuole leggere questa partita sarà una sfida di bel calcio.
Giacomo Mayer