Novara – Atalanta Under 23 2-3 (1-0)
NOVARA (3-4-2-1):
Boscolo Palo 6; Boccia 5,5, Bertoncini (cap.) 5,5, Urso 5,5 (28′ st Ranieri 6); Caradonna 6,5, Calcagni 6, Di Munno 6,5, Migliardi 6,5 (39′ st Scaringi sv); Gerardini 6,5 (7′ st D’Orazio 6), Donadio 7; Rossetti 6 (39′ st Scappini sv). A disp.: Menegaldo, Desjardins, Prinelli, Corti, Speranza, Gerbino, Martinazzo, Saidi, Bagatti. All: Giacomo Gattuso 6,5.
ATALANTA U23 (3-4-1-2): Vismara 6; Solcia 5,5 (31′ st Ghislandi 7), Masi 6, Del Lungo 6; Palestra 7, Awua 5,5 (1′ st Gyabuaa 6,5), Mallamo 6 (26′ st Roaldsøy 6), Ceresoli 6,5; Sidibe 5,5 (1′ st Capone 6,5); Di Serio 5,5 (26′ st Italeng 5,5), Cisse 5,5. A disp: Gelmi, Avogadri, Berto, Mendicino, Regonesi, Chiwisa, Rosa. All: Francesco Modesto 6,5.
Arbitro: Ancora di Roma-1 6 (Fine di Battipaglia, Regattieri di Finale Emilia; IV Gauzolino di Torino).
RETI: 22′ pt Donadio (N), 3′ st Capone (A), 5′ st Gyabuaa (A), 16′ st Caradonna (N), 40′ st Ghislandi (A)
Note: ammoniti Solcia per proteste, Gyabuaa e Masi per gioco scorretto, Italeng e Boccia per reciproche scorrettezze.

Novara – Seconda vittoria di fila e 14 punti in 10 giornate, ma c’è il recupero ad Alessandria a fine mese e il sabato sera a Lumezzane per allungare. E soprattutto primo bottino pieno esterno per l’Under 23 dell’Atalanta, corsara al “Piola” di Novara grazie al matchball realizzato di testa dal subentrato Ghislandi sul secondo assist di giornata di Palestra, già autore del radente del primo sorpasso in rimonta dell’altro cambio Gyabuaa. Nerazzurri distratti nella prima metà, con tanto di scivolone di Solcia che regala il vantaggio a Donadio, rientrato dalla linea di fondo per l’appoggio nel sacco, ma sempre sul pezzo davanti concedendosi la chiccheria a giro di Capone dalla sinistra e il 2-1 a rimorchio poco più tardi per ribaltare l’inerzia.
Nulla di definitivo e senza cancellare le battute a vuoto, leggi il 12-12 nel quoziente reti di un organico che dovrebbe segnarne almeno un paio ad allacciata di scarpe. Il secondo pari di giornata è firmato da Caradonna in spaccata nel gioco tra quinti di casa, ma non è stato questo il via a una sfida che definire rocambolesca è un eufemismo. Si comincia infatti al nono col quasi patatrac a due fra il doppio assistman e Vismara, che poi si ridesta ed esce convinto in chiusura per evitare guai da Rossetti. La sfida si rinnova con la botta staccata dall’incrocio al ventesimo dal portiere nerazzurro, poi saltato dal primo marcatore del notturno oltre Ticino.
Superate le proteste per un contatto sospetto Bertoncini-Cisse, fresco match winner col Legnago dell’ex Donati, a un pokerino dall’intervallo, al rientro dal tunnel la Seconda Squadra atalantina pur concedendo ancora un bel po’ comincia a giocare come sa. Boscolo Palo non arriva in tempo per coprire il secondo dalla magia dell’ala di Abbiategrasso, quindi l’ex giovanili del Parma giunto quindicenne a Zingonia s’inserisce per mettere il naso avanti. La mezza sforbiciata del pendolino destro locale non scompone la squadra di Modesto, che di tranche di cambi in tranche si rifà il belletto dalla cintola in su. Ghislandi rileva il braccetto destro inducendo Ceresoli ad arretrare dalla corsia, e ben gliene incoglie. Un tenativo al 36′ del suo crossatore ed entro la manita cronometrica il gioco è fatto. Lo stesso Palestra ci prova di suo a un giro di lancetta scarso, ma va bene così: quarto ostacolo abbattuto dopo Giana, Pro Vercelli e i veronesi, i playoff ormai sono lì.