Le donne che – come gli uomini – sono fatte di luci ed ombre, bellezza e virtù, ma pure vizio e peccato.
Un monumento all’antifemminismo! Quel femminismo moderno dai contorni incerti, esasperati ed esasperanti che stigmatizzano ed imprigionano le donne in pericolosi cliché.
Un monumento alla bellezza e alla fortuna di essere femmina: non interessa il suo orientamento sessuale, bensì il suo essere intelligente o stupida (che se lo fosse, così andrebbe definita), femmina cattiva, spregiudicata, oppure angelica, dolce, sensuale, seria, divertente, ironica, disinibita o casta, per interesse o per amore.
Che se usa solo il corpo per ottenere risultati nella vita, ben può farlo, ma dovrà pure accettare di essere considerata mercenaria, così come dovrebbe accettarlo un uomo nella medesima situazione.
Vorrei scrivere di quanto una donna possa essere debole, ma anche fortissima e di quanto non abbia bisogno di essere chiamata “piccola indifesa”, perché una donna non è fragile, una donna se vuole una cosa se la prende senza che ci sia qualcuno a coprirle le spalle, una vera donna sa quando vale la pena combattere e quando non deve perdere tempo per poterlo dedicare a cose più importanti.
Vorrei scrivere che una Donna non ha bisogno di ostentare il proprio corpo per poi, magari, lamentarsi di essere osservata: che osservino tanta bellezza!
Attenzione però: una vera donna sa anche quando è il momento di fermarsi e osservare e dare il suo importante sostegno a chi ha bisogno di aiuto, indistintamente che sia un bambino, o un animale, o un anziano, un disabile, un uomo in difficoltà o un’altra donna che vive una situazione che le provoca dolore e dalla quale non riesce a liberarsi.
Vorrei scrivere questo monumento vestita di un abito sensuale, ma mai volgare … lo scriverò.
Buon tutto a voi.

Vanessa Bonaiti