La palma del migliore, nel 4-1 al Lecce, spetta di diritto a un Charles De Ketelaere cucitore e rifinitore, ma soprattutto realizzatore quando conta. La doppietta consegna di diritto al belga il voto più alto in pagella per l’Atalanta.
Carnesecchi 6,5: nega il bis a N’Dri con reattività degna di nota.
Kossounou 6,5: spesso più avanti di Bellanova in catena, dietro è sufficientemente attento costringendo Sottil a girare al largo.
Hien 6: perde qualche duello di troppo con uno Stulic che ci prova comunque senza mira né convinzione, per poi riassestarsi nella ripresa. Rischia sempre molto in uscita.
Scalvini 7: sicuro (abbastanza) sul centrosinistra del terzetto di guardia, quando avanza palla al piede è sempre un piacere perché sa farlo benissimo. Si sblocca e la sblocca: non segnava dal 2 giugno del 2024, il recupero a Bergamo con la Fiorentina in cui si ruppe il crociato.
Bellanova 6: aumenta i giri di rado per un tempo andando anche vicino al bersaglio grosso nel secondo.
De Roon 6,5: non si scompone mai e rilancia anche di sinistro. A metà del guado, diga as usual (31’ st Musah 6: esordio con assist in offisde per un Krstovic che ha esultato troppo in fretta).
Pasalic 6,5: merito pure suo il raddoppio della svolta (14’ st Brescianini 6: ordinato, efficace, un po’ macchinoso).
Zalewski 7: assist e gol, senza chissà quali strappi in mezzo. Un martello che quando deve tornare indietro a coprire lo fa da ex ala adattata (40’ st Bernasconi sv: 22 anni da compiere e prima volta in campo in gare ufficiali con la prima squadra. Arcene e Bergamo-San Paolo esultano).
De Ketelaere 8: giocate sontuose da uomo di raccordo che ama prendersi palla partendo da lontano e più accentrato, segna però da ala pura con tagli, controlli e recuperi a livelli supremi (30’ st Samardzic 6: chiuso dal fiammingo, non s’accende più di tanto subentrandogli forse a freddo),
K. Sulemana 5,5: corre che è un piacere, ma è un pelino individualista e fumoso. La concretezza e lo slancio nella ripresa non gli aumentano il voto (30’ st Maldini 6: elegante e dinamico, col sangue agli occhi diventerebbe letale).
Krstovic 7: è vero che tira forse troppo e sbaglia altrettanto, magari a pochi metri dal bersaglio grosso, ma scarico per il bis e filtrante per il tris sono una delizia al servizio del collettivo, unendo il bello all’utilissimo. Più da profondità che da spalle alla porta, crescerà. Scommettiamoci.
All. Juric 7: trova la quadra contro una squadra comunque di grana tecnica imparagonabile alla sua. Il segreto? I braccetti attaccati al didietro dei pendolini, ma anche un CDK motivato a mille anche nell’essere il killer di turno.
Simone Fornoni


domenica 14 Settembre 2025
