L’ingresso di Stefan Posch, anche se di suo ha ballato il lascio un paio di volte mandando però fuori tempo i compagni, ha scombussolato difesa ed equilibri. L’uscita di Daniel Maldini, sempre all’intervallo, ha privato l’Atalanta del suo elemento fin lì decisivo. Nella ripresa col Parma, anche se non conta più nulla da tre settimane, si è passati dalle stelle alle stalle. 

Carnesecchi 7: salva il salvabile, ma cinque miracoli non bastano quando la difesa si trasforma in colapasta come per una maledizione della maga Circe.

Kossounou 5,5: brutta ripresa, in cui comincia rinviando addosso a Pellegrino e finisce spiazzando il suo portiere. E dire che nel primo tempo era l’innesco preferenziale della sua catena, tanto da aprirle il corridoio per il vantaggio maldiniano.
Djimsiti 5,5: perno okappa finché non si tratta di subire o coprire gli svarioni altrui.
Ruggeri 5,5: nella ripresa torna laterale facendo rimpiangere il riciclo a braccetto fino alla prima metà, seppur bloccato e non troppo tempestivo negli anticipi e nei recuperi.

Bellanova 6: gran primo tempo rovinato dal duello perso sul primo acuto del doppiettista altrui (27′ st Cuadrado 5: non si sa se fosse un addio anche il suo, ma certo sembra aver dimenticato il timbro a casa).
Sulemana 5,5: troppe praterie dal suo mezzo lato, al decimo del secondo tempo canna il possibile matchball (13′ st Pasalic 6: un altro che il 30 giugno rischia di salutare sul serio. Non un’annata formidabile, francamente, proprio come l’ultimo atto).
Brescianini 6: la palla buona al Chapita l’aveva pure smazzata (10′ st Ederson 6: ripiegamenti continui a difesa ormai in vacanza).
Palestra 6,5: secondo cambio inspiegabile all’intervallo su due. Perché è vivace e la prima palla pericolosa la scodella lui, sempre sul pezzo (1′ st Posch 4,5: buchi e lisci, la retroguardia va in pappa. A ‘sto punto, col senno di poi, meglio regalare a Toloi la presenza numero 314).

De Ketelaere 6,5: nel primo tempo capisce che piantarsi a destra non serve ed entra così nell’azione del raddoppio da suggeritore centrale. Nel secondo non trova più spazi così ampi in cui muoversi, anche perché saltano gli equilibri di squadra.
Retegui 6: prova in tutti i modi di schiodarsi da quota 28 stagionale, che invece gli rimane incollata addosso, e dopo aver superato coi 25 il record di Pippo Inzaghi in A non batte Duvan Zapata su tutti i fronti.
Maldini 7,5: sontuoso finisseur, al terzo colpo proibito nelle ultime due partite. Forse perché può giocare non troppo largo e soprattutto mai in mezzo al tridente (1′ st Lookman 5,5: tenta sempre di farcela da solo, ma il tendine d’Achille sconfitto di un amen non è uno scherzo).

All. Gasperini 5,5: se non Palestra, avrebbe dovuto tener dentro Daniel Maldini. O forse presagiva che Lookman avrebbe meritato la passerella in quanto sicuro partente? Al netto che chissenefrega, i giochi erano fatti, uno che te ne fa due in 45 secondi deve restare dov’è.