Carnesecchi 8: su Laurienté fa il suo dovere perché il palo gli compete, su Henrique e il rigore ripetuto di Pinamonti anche oltre. Il migliore, perché messa sul pari col piffero che sarebbe stata in discesa dopo l’intervallo.

Scalvini 6,5: tanto ingenuo sul caso Var che procrastina il ritorno nel tunnel, quanto bravino nei recuperi alti e nel porgerla a Bakker.
Djimsiti 7,5: perno quasi imbattibile, a Pinamonti non la fa mai vedere nemmeno per ipotesi.
Kolasinac 7: dà il vero via all’azione a sette tocchi, compreso il gol, del raddoppio, tenendo al contempo Bajrami a distanza di sicurezza dietro (37′ st Hien sv).

Holm 7,5: quando accelera non ce n’è più per anima viva, perché lui è argento vivissimo. Meritava il successo personale, ma Consigli era piuttosto in vena. Si rifà col vassoietto a RoboKoop (29′ st Bakker 7: rosa allargata anche a quella che passava per la delusione più grande del mercato estivo. Potente com’è, deve solo badare a non andare fuori giri migliorando la fase difensiva).
Pasalic 7,5: implacabile nell’ingranare la quarta stagionale da mediano, dà riposo a De Roon senza sbagliare alcunché al netto di un paio di gol in più.
Ederson 7: nei recuperi rimonta chiunque anche di quattro o cinque metri, davanti ribalta il fronte e si toglie di mezzo.
Zappacosta 7: un martello nel primo tempo, dove fa dannare metà della retroguardia ospite, nella ripresa non dà segni di cedimento senza rischiare in copertura.

Koopmeiners 7: la nona sinfonia vale il settebello in campionato, dove raggiunge il sempre assente Lookman. E dire che giostrando fra le linee ha meno chance di tirare. Quando si ha una capacità di calcio come la sua, però… (44′ st Adopo sv: un pallone toccato, un quasi gol alla Nicolò Carosio).

Miranchuk 6,5: a forza di ghirigori perde di vista la concretezza sul piano personale, ma è anche vero che partecipa da par suo, più o meno direttamente, al vantaggio e al bis (29′ st Scamacca 6: una chance sbagliata, ma l’importante è partecipare e rimanere sul pezzo. Appare vagamente appesantito nei movimenti).
De Ketelaere 6,5: si spegne dopo un primo tempo passato ad accendere gli altri a intermittenza. Forse avrebbe gradito di più il falso tridente cogli altri due mancini ai lati: sai che spettacolo! (37′ st Touré sv: è la seconda volta su due che entra spaesato o addormentato, solo che a differenza di Marassi non c’è più in campo un Miranchuk a pennellargliela sulla crapa).

All. Gasperini 7: aspetta un bel po’ per i cambi, ma soprattutto riesce a macinare la settima vittoria di fila in casa, la quinta nel complesso nel girone di ritorno, senza frenare la marcia Champions figlia della serie positiva anch’essa a settebello. Tenersi l’acciaccato Lookman, il pluriammonito De Roon e lo stanco Ruggeri in canna per l’uno-due a San Siro con Milan e Inter è una scelta che si spera pagante, nell’ottica di tenersi più soluzioni. A ritmi pericolosamente calati, deve ringraziare Carnesecchi anche lui. Nell’intervallo nello spogliatoio non c’eravamo, ma chissà che urla soffiate e vibrate nei timpani dei suoi…