Charles De Ketelaere è il faro di un gioco fluido ma non troppo su cui sono i tiratori a spegnere la luce tra difetti di mira, fretta maledette e titubanze. Sottrattosi progressivamente ai compiti in zona gol, il fantasista fiammingo trova compagni costantemente non all’altezza, mentre dietro l’Atalanta balla un paio di volte nel primo tempo comunque dominato salvandosi grazie al reattivo Marco Carnesecchi. Tra i rientri dagli infortuni, benino Kossounou e Zalewski, mentre Scamacca ha abbastanza deluso. 

Carnesecchi 7: gatto magico su Moses, è attento anche sulle palle inattive. 

Kossounou 6,5: sfiora il gol e dietro, a onta di qualche disimpegno poco oxfordiano, fa sentire tutta la sua elasticità muscolare.
Hien 7: duello pari con Chory, anzi un punto in più perché Isak è pagato per non far segnare e l’altro non riesce a farlo. In uscita è imperioso quanto pulito.
Djimsiti 6: quanta strizza da Provod e poi da Kusej. Uno molto fisico, l’altro di una rapidità di pensiero ed esecuzione che quando si sposta lo mette in croce.

Zappacosta 6,5: il migliore con la Lazio, a quota trentatré con l’anagrafe mai nella vita avrebbe potuto esserlo a distanza di tre giorni. Nel primo tempo spinge come un dannato (29’ st Bellanova 5,5: l’altro acciaccato col Bruges, a differenza del braccetto ivoriano, sembra non aver recuperato il passo e ha i tempi di gioco a metà del guado).
Éderson 6: compartecipe della banda del tiro purchessia, fa le due fasi con una certa energia ma senza il collante della costanza. Zafeiris non lo annulla, guardandolo spesso a distanza di qualche metro, ma nemmeno gli fa vedere l’orizzonte con chiarezza. Un giocatore in meno per parte.
De Roon 6: Kusej è una tale spina nel fianco da farlo cadere nella trappola da giallo. Impreciso nei lanci e nei rilanci, tiene la posizione in attesa che qualcun altro combini qualcosa di buono.
Bernasconi 6: Moses lo mette in ambasce quando entra in navata, lui più che difendere e difendersi appoggia l’attacco da ala aggiunta cercando il più possibile di prendere il fondo (1’ st Zalewski 6,5: alza sicuramente la qualità garantendo cambio di passo e servizi, pur se Scamacca non è abbastanza in buone da ringraziarlo).

De Ketelaere 7: da trequartista-suggeritore puro nella ripresa è costretto a togliere un tiratore del suo pari dalla mischia, vedi sinistro a giro che Markovic toglie da sotto l’incrocio, ma illuminava anche nel doppio ruolo. Gli strappano pure la maglietta. In altri tempi avrebbe desistito. Che in pochi parlino la sua lingua calcistica, però, è palese (46’ st Samardžić sv).
Lookman 5,5: si fa fregare un tempo di gioco dal recuperante Vlcek per poi superarlo senza centrare il sinistro. Lavora parecchio, come nelle aperture o nelle condivisioni di contropiede, anche se al dunque non è ancora tornato lui (17’ st K. Sulemana 5,5: soffre tremendamente la particina da cambio in corso d’opera, tanto da sbagliare l’ultimo controllo sul filtrante del fiammingo senza dare l’impressione di riprendersi dalla botta. Entusiasta quanto confusionario, più che evanescente. Il Boga che è in lui, quando si ridesta, caccia via il potenziale Lookman).

Krstović 5,5: due gran pallonesse al nigeriano, ma di suo canna due gol che nemmeno il Luther Blissett del Milan sponsorizzato Cuore. Sulla prima Zima lo intralcia, ma la seconda, da CDK, era lindissima. Lui la spara in Curva Sud (17’ st Scamacca 5,5: fisicamente pare tutt’altro che debilitato, visti i cristoni con cui deve scendere a patti. Tiene la squadra alta e ci mancherebbe, è il suo mestiere. Alla prima palla buonissima, nondimeno, alza la fronte e pure l’attrezzo da spingere soltanto in porta. Alla seconda il portiere Markovic è più bravo di lui).

All. Juric 6: un voto onesto per un’altra mancata vittoria a dispetto di un potenziale offensivo finora molto sulla carta e a intermittenza dove conta, cioè a pelo d’erba. Bizzarro che abbia rinunciato a Mario Pasalic, la duttilità fatta persona, e alla formula Champions dall’inizio ossia il centrocampista sovrannumerario. L’opzione davvero azzeccata è Kossounou per Ahanor, benché sul centrosinistra Djimsiti non abbia oltrepassato la sufficienza. Non poco, né abbastanza. 
Si.Fo.