Musso 6: su Tomori gli dà una mano Ederson, sulla zuccata a palombella del pari ospite e sul provvisorio 2-2 è incapace di miracoli. Spericolato ma non inefficace nelle uscite.
De Roon 6,5: terza partita stagionale da difensore riciclato e su Pulisic non se la cava male, vedendoselo sfuggire solo in avvio e facendo da spettatore sul 2-2, dove però avrebbe dovuto far muro il laterale.
Djimsiti 7: diga umana per fermare il primo tentativo di Giroud, dietro è una sicurezza e non ne sbaglia mezza nemmeno per ipotesi.
Scalvini 6: dribblato lo scoglio della lombalgia, si scorda a casa il bigino sulle marcature preventive e quelle a zona da situazione inattiva. Entrare da (cor)responsabile in tre degli ultimi quattro gol presi non è un biglietto da visita da fenomeno di prospettiva. Però a sostegno, quando vanga il prato con quell’andatura da airone, è qualcosa di martellante. Sfiora il 2-1 e, servito il penultimo passaggio del sorpasso-bis, più in là anche il 3-1 in proprio, in un crescendo di rendimento che pone qualche interrogativo sulla sua costanza: a cosa sono dovute tutte quelle amnesie dietro?
Zappacosta 6: tende a giocare all’indietro salvo quando prova a innescare precocemente Lookman. Stringe i denti, doveva fare il backup di Hateboer che però era in castigo.
Pasalic 6,5: presenza fisica che fa volume, s’avvampa in avanti in avvio di ripresa mantenendosi su quei livelli per tutta la frazione (42′ st Adopo sv).
Ederson 7: nell’azione del nuovo vantaggio c’è anche la sua presenza discreta, nel senso che si scansa per far completare il triangolo. Il suo piedino a due fasi c’è sempre. Una pila alcalina su due gambe.
Ruggeri 6,5: con Chukwueze vince il duello, se ha distese verdi all’orizzonte parte gamba in spalle e non lo fermi. Per il resto, attento alla diagonale, parafrasando Pietro Serina.
Koopmeiners 7: smazzare l’assist per rompere il ghiaccio da rimessa laterale autoprocurata è il sogno nel cassetto di tutti i rifinitori. La mette pure dentro per il russo e il colombiano al 95′. Da tuttocampista è adattato, però se la cavicchia e funzionicchia. Grande intensità, eppure a Torino pareva un po’ spento anche lui.
De Ketelaere 6: vira a sinistra abbastanza presto, in coda ai tagli per la prima loffia e per la sparata alle stelle senza opposizione. Errori da matita rossa, ma che resti sempre dentro la partita è importante. Delizioso l’allunghino per il 2-1, poi si trova senza sapere perché nella mischia del secondo pari (37′ st Muriel 7: ne tocca una, la perde, ne tocca una seconda e ridiventa Re Mida).
Lookman 7,5: spina nel fianco che parte a sinistra, fa il quarterback sulle ripartenze e ne insacca più che può. Cosa pretendere di più? (37′ st Miranchuk 7: si butta a testa bassa e aggiusta l’ultima palla buona per vincerla).

All. Gasperini 7: i suoi danno spesso l’impressione di non averne davvero più, ma a conti fatti azzecca formazione, strategia e cambi. Il tocco magico c’è, basta che quelli in campo lo assecondino. 

Simone Fornoni