La palma del migliore all’ottava presenza, nella partita che fa sfondare all’Atalanta quota cento gol per la quarta volta nella storia, è contesa all’apripista-tuttofare Ademola Lookman dall’eroe che non t’aspetti, Ibrahim Sulemana. La moneta di scambio, pardon lo scontro al Cagliari per prendersi la coppia Zortea-Piccoli anche se l’ariete di Sorisole è ancora in prestito. Ecco le pagelle contro la Roma.
Carnesecchi 6: bene ma non benissimo, quando deve uscire bada al sodo.
De Roon 6: riciclato a terzo dietro per l’ennesima volta, nel primo tempo non chiude sul pari di Cristante e sullo scarico di Shomurodov ciancicato da Koné quando lui s’è già invertito con Kossounou. Ripresa molto gagliarda, di mestiere e grinta. Non è un difensore, però, e si vede.
Djimsiti 6,5: rimpiazza da par suo lo squalificato Hien che per lo stesso motivo gli riprenderà il posto sabato a Marassi. Scampato il cartellino su Dovbyk, che a inizio ripresa lo evita servendo la palla gol all’uzbeko, lo spende su El Shaarawy a risultato acquisito.
Kossounou 5,5: troppo incerto, perde un pallone sanguinoso per tempo, confermandosi arruffone anche nelle pur rarefatte avanzate. Non è più quello del pre infortunio tendineo.
Bellanova 6,5: di gran carriera a discapito della precisione, anche quando sforna cross che paiono conclusioni e viceversa. La volontà non è che si sposi in automatico con la precisione (37′ st Ruggeri sv).
Pasalic 6,5: benino da frangiflutti, lascia al compagno di linea il vezzo di avanzare alla ricerca di qualcosa di buono (23′ st Sulemana 7,5: veni, vidi, vici al settimo spezzone di campionato e all’ottavo totale. Sembrava fuori progetto, può rientrarci solo grazie a una zampatona?).
Ederson 6,5: sale di livello al rientro dal tunnel dopo aver sprecato un pallone d’oro del Pallone d’Oro Lookman, sganciandosi comunque a dovere dalla catena nel mezzo corridoio di competenza.
Zappacosta 6: meno continuo e propulsivo di altre volte, a dispetto della scodellata a rientrare non agganciata in avvio da CDK che prometteva qualcosina in più. Conquista un angolo e resta lì in agguato, dando una manina dietro.
De Ketelaere 6: la puntatina in navata per l’assist del rompighiaccio dell’omologo di sinistra, più la poca convinzione che ogni tanto gli si ripropone come una peperonata, più una chance personale mancata. A Monza aveva fatto il Presepe e l’Albero, stavolta le lucine a intermittenza (23′ st Samardzic 6,5: dà l’assist senza fare ‘sto granché).
Lookman 7,5: martello e mina vagante, ormai lo raddoppiano tutti e lui li mette lo stesso nel sacco. Normalissimo che dai suoi piedi fatati partano vantaggio e azione del bis (43′ st Brescianini sv).
Retegui 6: sportellata e un’occasione mancata a metà primo tempo che probabilmente avrebbe archiviato la pratica anzitempo, ma questa del record (24 in A) alla ricerca del superamento del già eguagliato rischia di diventare un’ossessione. Ce la farà da ex e/o col Parma all’ultimo tuffo? (43′ st Maldini sv).
All. Gasperini 7: non rischia e mette in campo i migliori, ovvero quelli su cui può fare affidamento a occhi chiusi. E alla fine, di fatto, rimpiange di dover far giocare sempre gli stessi, almeno là davanti. Perché solo lo switch Zaniolo-Maldini senza effetti tangibili, nella finestra invernale? Non lo cita mai nemmeno per scherzo, ma chissà che il pensiero non lo assilli.
Simone Fornoni


lunedì 12 Maggio 2025


