Musso 6,5: tempestivo e decisivo nel negare il raddoppio a Luis Diaz alla sporca dozzina cronometrica, poi al netto di qualche uscita alta (sorvolando su quella a vuoto, figlia della mancata intesa con la difesa) niente più miracoli. Bravo.

Djimsiti 7: colonna di granito che diventa l’omino snodabile alla Ispettore Gadget per spezzare la trama di ritorno di Salah per Diaz oltre la mezzora. Un altro possibile 2-0 sventato.
Hien 7: l’intercetto di mano del lancetto di Salah per Diaz a fine primo tempo gli farà saltare la semifinale d’andata in terra straniera, ma gioca e registra la terza linea benone. Grande innesto di gennaio.
Kolasinac 6,5: evita guai più grossi dopo aver sofferto in avvio, sempre senza scomporsi.

Zappacosta 6,5: porge due palle d’oro agli ingrati Koopmeiners e Scamacca in una ripresa quantomeno da pareggio, ma accontentandosi si gode meglio. Di suo, fa trenta e mai trentuno. Peccato aver sprecato su Diogo Jota la chance di continuare a fare il titolare a Marsiglia.
De Roon 7: capitano coraggioso i cui recuperi a tutta gamba non si contano nemmeno più. Sulla difensiva, ma in senso proattivo, a parte il filtrante per il connazionale mancino che però è oltre l’ultimo difendente sul pari strozzato in gola al 39′.
Ederson 7: inizia pressando altissimo e continua dividendosi la fama di svangapalloni con la diga al suo fianco, in realtà ben più arretrata di lui (30′ st Pasalic sv).
Ruggeri 6: combina per dire no ad Alexander-Arnold il pasticcio per rimediare al suo stesso rinvio stitico sulla palla da sinistra di Diaz, senza sfigurare nel prosieguo. Cross troppo addosso al portiere.

Koopmeiners 6,5: lotta come un leone, ma con la sua precisione balistica avrebbe dovuto e potuto metterla. Non che abbia avuto più di un paio di chance, la seconda schiacciata verso il fondo.

Miranchuk 5,5: nel primo tempo sbaglia due gol controllando male e allargando sciaguratamente sul rientro ritardato di Konaté, un po’ meglio a metà campo invertite (34′ st Lookman sv).
Scamacca 6: controllato a vista come il pericolo pubblico numero uno, prova ad aprire spazi a compagni poco efficaci in area di rigore (30′ st De Ketelaere 6: tiene bene la palla e tiene alta la squadra quanto basta, pur senza spunti da spellarsi le mani).

All. Gasperini 6,5: piano gara fondato sull’aggressione alta, quindi la figura del Klopp e non del Flopp l’ha fatta il Canuto di Grugliasco. In Europa League non ne ha sbagliata mezza neanche per scherzo. Ora la rincorsa al quinto posto da Champions, guadagnato all’Italia dagli exploit della sua Atalanta, a patto di tenere i nervi saldi e i ricambi di giocatori entro i limiti della razionalità assoluta.