Musso 6: prende gol al primo tiro in porta, come spesso gli accade, ma guai a fargliene una colpa.
Scalvini 5,5: svantaggio nella sua zolla scoperta, anche se le responsabilità sono altrui. Sul raddoppio fa la statuina di gesso, a metà campo invertite sbatte contro l’ultimo baluardo ciociaro.
Djimsiti 5,5: non può mettere la pezza sull’uno a zero, il resto è un galleggiare poco gagliardo (30′ st Muriel 6: il rigoricchio pareva esserselo procurato mettendo il piede davanti al ritardatario Mazzitelli, se la cavicchia con qualche suggerimento interessante ma nulla più).
Kolasinac 6,5: freno a mano tirato e una palla sfornata da spingere dentro nella prima metà, dove esegue qualche diagonale corta ed è pressato altissimo da Gelli, all’AlbinoLeffe in C fino al novembre dell’anno scorso. Ripresa positiva, ma non è lui che deve vedere la porta.
Zappacosta 6: esattamente come domenica scorsa, nel primo tempo è nettamente il più pericoloso. Perché toglierlo? Mica è lui l’attaccante (1′ st Zortea 5,5: ben pochi spunti per uno capace di regalare quel capolavoro a Reggio al terzo pallone utile toccato).
De Roon 5,5: spende un giallo quasi arancio su Baez, restando preda dei movimenti frusinati – mediana a due – a metà del guado.
Ederson 6,5: più efficace quando si propone che non in contenimento, vedi palla d’oro per la riapertura zapatesca. Secondo tempo sugli scudi, ma non basta.
Ruggeri 5,5: timido dietro, poco propositivo davanti, per un passo indietro rispetto alla prima (35′ st Bakker sv: 17 minuti non proprio ricchi di contenuti).
Koopmeiners 5,5: a ridosso dell’attacco sembra molto meno utile, recuperando il minimo e stando lì ad aspettare palloni. Anche quando aumenta i giri, quel rettangolo magico resta un miraggio.
Lookman 4,5: lo svantaggio subitaneo è colpa sua, non esiste perdere l’attrezzo in quella zona del campo su un passaggino preciso di Ederson. E davanti combina poco o nulla (1′ st De Ketelaere 6: di pericoli ne crea sempre, però la continuità del Mapei Stadium non s’è vista. Per non parlare del killer instinct).
Zapata 6: fatica a tenere palla, a dispetto di una certa vivacità in avvio, finendo per giocare spalle alla porta perfino nella sua metà campo. Il gol da centrattacco di posizione e di forza – 69 in A in maglia Dea, come Cristiano Doni che però nel totale è a 112 contro 82 – gli cambia la vita e la partita, nel senso che il Gasp lo vede in riserva e lo toglie (23′ st Scamacca 6: solidità e altruismo, specie nel porgerla bene in area, ma anche porta sbiadita all’orizzonte).

All. Gasperini 5,5: rispetto al Sassuolo c’è l’unica staffetta Ederson-Pasalic, a conti fatti un po’ destabilizzante perché il brasiliano è molto utile nella metà campo avversaria, mentre l’avanzato Koopmeiners sbaglia troppo e non garantisce la necessaria cucitura. Ma è la mancanza di mordente delle due punte titolari nel primo tempo a fregare i suoi. I cambi stavolta non bastano a raddrizzare la barca.
Simone Fornoni