Carnesecchi 5,5: non esce su un corner che sorvola l’area piccola.
Scalvini 5,5: tagliato fuori sulla traiettoria dell’ultima palla inattiva utile. Agli altri. Buon primo tempo, invece, specie a sostegno. Ma sulle marcature ha problemi, sempre.
Djimsiti 6,5: solita diga quando altrove imbarcano acqua, ma riciclarlo in un ruolo non suo per non aver preso in estate l’erede di Romero e Demiral toglie un marcatore laddove servirebbe.
Kolasinac 6,5: prestazione attenta e puntuale sfiorando il gol di testa (27′ st Pasalic 5,5: in mezzo, in una partita da schiodare, a conti fatti è stato disutile).
Hateboer 6: lontanuccio dall’infamia come dalla lode, non può certo contare sullo smalto perduto dei bei tempi. E per poco non decapita Skorupski, alzando la gamba all’ultimo. 
De Roon 6: arretra, a giallo già speso (sul match winner Ferguson, ma ancora non lo sapeva), quando dalla panchina si prova a vincerla. Poteva forse farci qualcosa?
Ederson 6: bel primo tempo, energico e pimpante, togliendosi lo sfizio del primo tiro in porta, anche se si fa ipnotizzare. Nel secondo non gestisce le ripartenze come dovrebbe.
Ruggeri 6: si sfianca in un lavoro oscuro da dirimpettaio pronto a ribaltare il fronte senza ribaltarlo né trovare spunti (22′ st Zappacosta 6: non sembra ne abbia ancora molto. Ma evidentemente più di Bakker che rimane seduto al suo posto di spettatore aggiunto. E sicuramente abbastanza per intimidire – almeno su azione – l’ex Orsolini).
Koopmeiners 6,5: si guarda a vista con Freuler che gliela leva dai piedi sottomisura in avvio di secondo tempo. Geometrie notevoli come i suggerimenti, lampeggia classe ma non è concreto sotto porta nemmeno lui. Ed è quasi sotto la tenda a ossigeno quando la porge all’ingrato colombiano prima di soccombere (40′ st Miranchuk 6: rifornimenti in avanti nell’ultimo quarto d’ora).
De Ketelaere 6: altra vittima della discontinuità, la fa a lungo da rifinitore per crearsi da solo l’unico tiro in avvio di ripresa (22′ st Muriel 5: un bel recupero e il matchball sparacchiato in curva con cui interrompe la striscia nel sacco).
Lookman 6: crea e conclude tanto, quindi paga col voto in meno il mancato sfruttamento di 2-3 occasioni piuttosto nitide (27′ st Scamacca 5: entra abbastanza molle e resta sul pezzo solo di rabbia e di tigna, senza essere mai pericoloso e finendo col perdersi nel duello con Calafiori sul filo dei nervi. Sbracciata e giallo giusto).

All. Gasperini 6: il cambio arrischiato è Pasalic per Kolasinac, gli altri erano prevedibili e giustificati sul piano delle forze fresche subentrate alle fatiche. Del resto, però, se nessuno la mette dentro e dietro le distrazioni sono la regola, la parola dovrebbe essere data al mercato, la cui responsabilità è della società e non sua.