Gollini 6: nel primo tempo ha all’attivo un’uscita risolutiva su Vlahovic e una avventurosa su Cutrone mancando la sfera, ma nel complesso è la difesa, pardon la fase difensiva vagamente incerta, a farlo ballare.

Djimsiti 6,5: sullo svantaggio l’assistman Dalbert calpesta la zolla che dovrebbe essere sua, riscattandosi ampiamente in anticipo su un ammollo velenoso di Cutrone e col muro su Vlahovic. Davanti si propone e allunga lo zampone nell’azione dell’illusorio pareggio, dietro le pecette sono finite.

Caldara 6: fatica a dirigere gli automatismi di reparto dopo oltre un anno e mezzo di lontananza dallo spogliatoio, in più spende il giallo su Milenkovic uscendo fin quasi a centrocampo. Prova in crescendo ma senza lode (32′ st Palomino 6: entra e la squadra va sotto, lui c’entra poco).

Masiello 5: soffre il pressing alto di Vlahovic allo start fino a regalargli addirittura la palla che scotta del possibile raddoppio. Gasp lo inverte con Djimsiti e va meglio ma nemmeno tanto: un liscio e l’uomo in panchina lo richiama (12′ st Gomez 6: mossa da 3-4-3, incide sulla manovra ma non sulla finalizzazione).

Hateboer 5,5: non passa un Dalbert formato muraglia cui non trova contromisure in copertura,e a nulla serve lo slancio che riesce a metterci nella continuazione, in cui emerge la mancanza di qualità.

De Roon 5,5: Castrovilli sarebbe il suo uomo e all’inizio fa quel che gli pare, quindi il cambio tattico Masiello-Papu lo arretra a terzo di destra. Un altro sotto il 6 per il risultato avverso, anche se nel prosieguo è stato apprezzabile.

Freuler 5,5: non riesce a metterci la pezza in ripiegamento e in mezzo più che un modesto frangiflutti non fa. Sacrificato numero uno (1′ st Ilicic 7: veni, vidi, vici, ma si fa per dire vista la beffa finale. Tanta qualità e killer instinct, da cambio, come nel 2-2 in rimonta in campionato. Se non si sfonda non è colpa sua, lui quasi a freddo l’ha messa).

Gosens 5,5: meno tonico del solito, le volte che si butta dentro si contano su un dito solo. Non aggiusta la mira di un amen e per di più Lirola per il nuovo vantaggio scende dalla sua parte.

Malinovskyi 7: durante la reazione arruffata post 1-0 si propone in area duettando con Pasalic continuando a prendere palla e a servire chiunque si proponga in area. Non imbrocca il jolly sull’avventura del guantipede-dribblomane Terracciano, l’assist per l’1-1 invece sì, quando ormai gioca mediano.

Pasalic 5,5: cerca l’uno-due col compagno di linea e poi sbuca di fronte per la più rumorosa delle traverse. Cicca il pari di piede ritardando la conclusione con Terracciano che gli esce sui piedi. Le sostituzioni lo fanno scalare in mezzo, lo score finale visti gli errori lo condanna all’insufficienza.

Muriel 6: gira troppo al largo per pungere, mentre al rientro dal tunnel ne sforna due clamorose non sfruttate dalla strana e ingrata coppia Pasalic-Gosens. A corrente alternata, ma privo di responsabilità dirette sull’inopinata sconfitta.

All. Gasperini 5,5: propone troppe novità in una botta sola rispetto alle sue abitudini, finendo per guastare un po’ gli equilibri. Inverte i centrali di difesa a fianco di Caldara e fa scalare i due sulla trequarti inserendo solo due dei Tre Tenori: in definitiva, non l’azzecca.
Simone Fornoni