Palma del migliore, in casa della Cremonese, a Marco Brescianini, al primo gol stagionale per l’uno a uno raggiunto dall’Atalanta entro un poker cronometrico dal vantaggio di Vardy. Non male l’attacco, che anzi si muove bene ma dovrebbe anche aver finito le prove di mira, quasi alle soglie della terza sosta dei campionati. 

Carnesecchi 7: salva il salvabile, con riflessi felini su Barbieri e Zerbin soprattutto, ma senza confezionare il miracolo sulla ribattuta.

Djimsiti 6: a destra nonostante De Roon avrebbe certamente trovato più agio proprio in quella zolla, sta un po’ sulla difensiva.
Hien 6,5: sale addirittura in rifinitura, una cosa mai vista. Niente pezze cucite su sbreghi non suoi. 
De Roon 6: adattato chissà perché, se la cavicchia con mestiere ed esperienza. Spara un missile in curva su azione d’angolo conquistato da Samardzic (37’ st K. Sulemana sv).

Bellanova 6,5: il pari nasce da un suo pallone alto e teso che Baschirotto rinvia corto. 
Ederson 6: qualcosina nel primo tempo, ma come l’altro big là davanti sembra sempre a mezzo servizio.
Pasalic 6: del suo lavoro di raccordo si ricorda l’innesco a un Lookman inceppato a fil d’intervallo (37’ st Brescianini 7: veni, vidi… pareggiai, che bella carambola per dire “ghe sò pò a mé”).
Zalewski 6: la ranzata di Vardy, che poi segnerà, era così cattiva da meritare quantomeno l’arancione. Ovviamente poi l’ex Leicester è andato a segnare, mentre il polacco di Roma non è che abbia combinato sfracelli, a parte rimettere minuti nelle gambe. 

De Ketelaere 6: il nigeriano gli chiama dal fondo un bella incornata in taglio, ma lui non sa indirizzarla per il verso giusto. Ispira, seppur stanco per gli straordinari di coppa, e soprattutto vede la porta sempre meno (13’ st Samardzic 6,5: vivacizza il match col suo ingresso, saggia i riflessi di Silvestri e resta sul pezzo).
Lookman 6: s’accende e si spegne, provandoci senza aver campo libero, tra la fine del primo tempo e qualche sprazzo in una ripresa forsennata quanto non lucidissima. Serve che si sblocchi, o qui lo scafo s’incaglia sullo scoglio della pareggite a dispetto dell’ovvia superiorità in tutto contro quasi chiunque.

Krstovic 5,5: un destro in porta parato, un colpo di testa e un sinistro contro il muro. E nel dai e vai è sotto la media della precisione (13’ st Scamacca 6: ci prova in combutta con Lookman, ma Silvestri non è l’ultimo arrivato).

All. Juric 6: rispetto allo Slavia Praga cambia un terzo della difesa e gli esterni, confermando l’attacco con l’addizione in mezzo di Pasalic per la scalata di De Roon a braccetto. Troppo, o troppo poco? CDK non ne ha per tanto e si vede, oltretutto da suggeritore finisce per dimenticarsi il fondamentale del tiro. Equilibri sul filo di lana, insomma, con passetto indietro rispetto alla Lazio e ai boemi. Non sfruttare la potenza di fuoco è un peccato, ma il fatto ineludibile è l’assenza di un vero uomo d’area dall’abbandono di Retegui direzione petroldollari. SF