Le pagelle dell’Atalanta in casa della Fiorentina non lasciano spazio ad alibi, recriminazioni e distinguo. Se il migliore è il ragazzo in porta che evita l’inabissamento tenendo la partita a contatto, non c’è molto altro da dire.
Carnesecchi 7: la tiene sul minimo svantaggio, quindi visto l’andazzo è il migliore.
Djimsiti 6: incolpevole del ko in sé, nella ripresa saggia la forma fotonica del match winner pure lui.
Hien 5: tutto benissimo finché non cincischia per regalare spazio, set, partita e incontro.
Kolasinac 6: inizio a spron battuto per un prosieguo, se non in croce, quasi.
Bellanova 6: uno dei nuovi che forse aveva illuso di essere a livelli Champions e alla fine si sta rivelando un giocatore assolutamente normale.
De Roon 5: il primo dei tre, insieme a Pasalic e al perno svedese, a regalare una chance allo scatenato alter ego di Retegui in azzurro, ha il difettuccio sovrannumerario di mettere in ambasce il compagno nell’occasione decisiva passandogliela indietro.
Pasalic 6: si ravviva a metà campo invertire senza mordere né incidere troppo (30′ st Cuadrado 6: ci prova, ma che poteva fare?).
Zappacosta 6: luci e ombre da neo papà, ma mica l’ha ordinato il medico di farlo giocare sempre nell’anno dei trentatré (30′ st Ruggeri 6: fa il suo nelle due fasi, ovvero in una e un quarto).
De Ketelaere 5,5: nella ripresa accende saltuariamente il turbo, ma è ovvio che non possa bastare. Inutile sprecare alte parole: si mangia il pari prima di cedere la zolla ed è già bello che un atalantino l’abbia sfiorato (20′ st Brescianini 6: arretra all’ingresso di Cuadrado, difficile fare la differenza).
Lookman 5,5: la manovra lo coinvolge per forza di cose e in punta di talento. Non continuo anche perché con allenamenti in gruppo nelle gambe, si fa recuperare da Ranieri sul possibile vantaggio precoce (10′ st Samardzic 6: conduce e smista senza tentare la sorte in prima persona. Lo specchio della Dea attuale, anche se l’impegno c’è).
Retegui 5,5: porta a spasso Pablo Marì nel man-to-man da elisione algebrica, col risultato di non vedere mai la porta di fronte. Recuperato in extremis, era proprio pronto? (10′ st Maldini 5,5: poche tracce e interrogativi continui. Serve? Non è utilizzato in modo sbagliato cioè troppo largo?).
All. Gritti 5,5: onori e, nel caso di specie, oneri del suo comandante in capo relagato in tribuna. Troppi big sulle ginocchia per poterci combinare qualcosa di buono.
Simone Fornoni


domenica 30 Marzo 2025


