La palma del migliore dell’Atalanta in casa del Milan nel gran notturno pasquale spetta a José Ederson Lourenco dos Santos. Ripresa a campo largo, una giocata in due fasi fregando il dirimpettaio di turno Fofana per tramutare in oro una manovra strappa applausi. 

Carnesecchi 6: alla fin fine, una presa semplice nel primo tempo più qualche uscita, magari con smanacciata.

Bellanova 7: meglio da esterno, considerata la doppia cifra di assist imbroccata al momento e nel posto giusto, dal lato corto dell’area piccola, ma alla prima da braccetto non aveva affatto sfigurato facendosi sorprendere una sola volta.
Hien 6,5: non deve distrarsi e non lo fa, anche se Jovic capita più dalle parti del suindicato compagno per sfuggirgli. Niente superlavoro, gli basta la presenza per intimidire.
Djimsiti 6,5: si scaviglia per un angolo neppure concesso a Leao dopo una partita di grande applicazione non sempre baciata dall’efficacia (14′ st Toloi 7: al secondo buon subentro da super veterano ligio alle consegne, solo che stavolta vira a centrosinistra e non ne lascia passare mezza).

Cuadrado 6: fa l’esterno nella rivoluzione gasperiniana delle pedine, ma a dispetto di qualche strappettino non sposta chissà quali equilibri (14′ st Ruggeri 7: entra e il Milan alla propria destra smette di combinare checchessia, posto che non è che dall’altro lato abbia fatto sfracelli. Partecipa al disimpegno-costruzione del bottino corsaro sovrapponendosi in punta di cross di Lookman tanto per mandare a casa mezza difesa milanista).
De Roon 7: una brutta palla persa in un marea gagliarda di navigazione sottocosta sempre al servizio della ciurma.
Ederson 8: gol a parte, soltanto il quarto stagionale e il terzo in serie A, poca roba per uno da ribaltamento del fronte da quando è in fasce, ha fregato due volte Fofana, non uno qualunque, nella stessa azione, in un crescendo pazzesco. Se sta bene è un’arma proibita.
Zappacosta 6: ha il difetto di non saltare l’uomo, e dire che dalla cintola in giù non ha dovuto certo sprecare troppe energie (14′ st Kossounou 7: gran ritorno da braccetto destro e soprattutto innesto decisivo in corsa, perché la squadra ha rimesso le pedine al posto giusto).

Pasalic 7: partecipa all’azione dell’unico gol del Notturno di Pasqua e lo fa da par suo. Allargato sulla trequarti destra esegue bene il compito affidatogli. Da rinnovare prima di subito (35′ st De Ketelaere 5,5: non è dato sapere cosa gli sia successo da gennaio in avanti, ma se entri e ne perdi una all’istante significa che qualcosa non va. Poi gestisce anche benino, ma non basta).
Lookman 7: il giocatore da uno contro uno meno individualista del pianeta, può ben rivendicare di aver finalizzato una ripartenza secca da vice assistman prima di fallire il raddoppio per un dribbling di troppo.

Retegui 6,5: s’inserisce in parecchie azioni con la voglia matta di acciuffare i 24 in campionato del record di Pippo Inzaghi che invece resiste una volta di più da 28 primavere. Però, vuoi mettere, è nella metà campo difensiva che aiuta i compagni a salire per schiaffarla finalmente in porta (46′ st Sulemana sv: non si vedeva dal 15 febbraio, occhiali in casa col Cagliari. Una sesta presenza per ridare fiato al Chapita. Fuori progetto a essere gentili).

All. Gasperini 7: alla coperta corta dietro risponde con l’intuizione da maestro, anche se per vincerla gli tocca riportare le pedine nel posto giusto sullo scacchiere per dare il matto. A volte può sembrarlo pure lui, ma lo fa a fin di bene: senza il quid di follia, leggi coraggio nelle scelte difficili o impopolari, vale il chi non risica non rosica…

Simone Fornoni