Sportiello 6: Nel complesso vive una serata da spettatore non pagante con l’unico brivido in uscita avventurosa a sventare la minaccia di Joao Pedro. Si arrende solo sul gioiello di Simeone ma il VAR neutralizza tutto. 

Sutalo 6: esordio da titolare per il croato classe 2000. Una manciata di minuti per prendere le misure, poi l’inferiorità numerica del Cagliari agevola la sua “prima” tra i grandi. (39’st Toloi sv)

Caldara 6.5: ritrova la maglia da titolare dopo la panchina con il Napoli e risponde presente all’appuntamento. Provvidenziale su Nandez nel finale.

Palomino 6.5: miracoloso in apertura sull’inserimento a rete di Simeone. La ciliegina di una partita condotta senza grossi intoppi. Unico neo, il giallo che lo costringerà a saltare la Samp.

Hateboer 6: sul binario di destra è la solita assicurazione di corsa e polmoni. Fa il compitino e soltanto la combinazione palo più miracolo di Pisacane sulla linea, gli negano il colpo del ko. (29’st Gosens sv)

de Roon 6.5: senza il braccio destro Freuler, si sobbarca gli oneri anche in fase d’impostazione. Sbroglia la matassa con la solita e massiccia dose di personalità.

Tameze 6.5: all’esordio da titolare dribbla subito l’emozione e inscena una prova di livello. Grande fisicità e capacità d’inserimento sul centro destra. Buon biglietto da visita per il giocatore di proprietà del Nizza.

Castagne 6: Gasperini sfrutta la sua versatilità per far riposare l’uomo del momento Gosens. Lui risponde con una prestazione da instancabile pendolino sull’out di sinistra. 

Malinovskyi 7: ispiratissimo tra le linee, fa ammattire la difesa cagliaritana: si procura il rigore e provoca il rosso di Carboni, oltre al giallo di Pisacane. Affonda al cuore dei sardi a suon di incursioni pericolose. Uomo ovunque. (15’st Gomez 6: a squadre ormai in riserva, prova a far valere la sua cifra tecnica differente. Qualche duetto tra piedi educati con Ilicic e poco altro)

Pasalic 6: va vicino a replicare la rete con il Napoli con uno dei suoi proverbiali inserimenti di testa. Per il resto, un’ora discreta alle spalle di Muriel, prima di lasciare spazio a Ilicic. (15’st Ilicic 6: un’altra mezz’ora buona per mettere benzina nel serbatoio. Una grande occasione per chiuderla ma Cragno non è dello stesso avviso)

Muriel 7: prosegue il “magic moment” del colombiano: scalda i motori timbrando il palo dopo una giocata mirabolante, poi si rifà trasformando con freddezza il rigore da tre punti. (15’st Zapata 6: raccoglie il testimone da Muriel (e una randellata da Nandez) ma a differenza del connazionale i palloni buoni per aggiornare le statistiche personali non arrivano)

Michael Di Chiaro