Per organizzare una gara come il “Trofeo Amici del ciclismo” ( domenica 12 maggio a Cene) occorre avere una solida realtà alle spalle. Lo sa bene Mauro Zinetti, presidente della SC Gazzanighese (nella foto). La società seriana, infatti, è stata in cabina di regia. E, in quel di Cene, il numero uno della formazione ha rilasciato una breve intervista.

Presidente, ormai la gara di Cene è un classico. Cosa significa per voi organizzare questa manifestazione? “Per noi vuol dire valorizzare il ciclodromo di Cene, costruito appositamente per le società ciclistiche della media valle Seriana. Si tratta di un’opportunità e un segno di gratitudine verso l’amministrazione di Cene, che mette a disposizione questo impianto”.

Quali erano le aspettative della Gazzanighese? “Abbiamo allestito tutto alla perfezione dal punto di vista organizzativo e sono soddisfatto del risultato di tutti i miei ragazzi. Quello che conta è il loro divertimento e la loro crescita”.

Che voto dà alla stagione della Gazzanighese fino ad ora? Perché? “Dieci. Siamo riusciti a reclutare oltre una trentina di bambini, visitando oltre sei scuole. Questo grazie al progetto di promozione del ciclismo che stiamo portando avanti in diverse scuole. Dal punto di vista agonistico, un altro dieci, avendo vinto già tre corse tra gli Esordienti con Simone Gualdi. Insieme ai risultati di tutti gli altri atleti”.

In chiusura, ci racconti di questo progetto, che rende la media valle Seriana un polo d’avanguardia nella bergamasca… “Abbiamo la fortuna di avere tre persone che, come pensionate, hanno del tempo per seguire questa iniziativa. Durante la settimana vanno per le scuole a incontrare i bambini – a oggi sono più di cinquecento -. Già con novembre facciamole domande nelle varie scuole. Quindi, una volta selezionate, iniziano gli incontri veri e propri. Questi si compongono di un’ora di lezione teorica tenuta da Laura Bozzo, ex professionista e professionista Isef. Quindi chiudiamo con un’altra ora di pratica: i bambini escono nel cortile della scuola e praticano del ciclismo. Se all’inizio eravamo noi a dover proporre questa cosa alle scuole, ora sono i diversi istituti a cercarci. Per noi è una soddisfazione”.

Presente anche Basilio Busetti, responsabile provinciale della categoria Giovanissimi (nella foto).

Cosa significa per il nostro Comitato la certezza di Cene? “Vuol dire valorizzare l’unico ciclodromo che abbiamo in provincia, secondo me il più bello d’Italia: ha un percorso tecnico. Ringraziamo gli amici della Gazzanighese perché, grazie a loro, riusciamo ad organizzare qui qualche gara. Bisognerebbe però sfruttarlo di più. Per farlo, è necessario un tavolo di discussione con squadre e amministratori”.

Cosa ci dice rispetto alla gara odierna? “Le gare, nei Giovanissimi, sono due ore in cui i bambini si ritrovano per divertirsi e conoscere questo sport. E sono sicuro che società come la Gazzanighese hanno questo obiettivo: insegnare ai ragazzi ad andare in bici. Possibilmente divertendosi. Per prendere tutto in maniera più agonistica, se avranno passione, ci sarà molto tempo quando cresceranno”.

In ultimo, vede cambiato il movimento ciclistico giovanile negli ultimi anni? “Per la famosa questione “sicurezza sulle strade”, oggi i genitori tendono a indirizzare i figli molto più su attività fuori strada. Penso alla MTB, ad esempio. Nonostante questo, posso dire che non abbiamo risentito a livello numerico, almeno a Bergamo: il movimento è abbastanza importante a livello numerico e qualitativo. Servirebbe però un ricambio generazionale a livello di staff: molte squadre, infatti, hanno bisogno di forze fresche per poter proseguire. Ricambio che, a oggi, sta avvenendo con molta fatica”.

A cura di Matteo Simeone