Nel calcio si parla spesso di “sliding doors”: la traduzione letterale è “porte scorrevoli”, nel mondo del pallone invece si intende una situazione come quella fra Martin Skrtel, l’Atalanta e Simon Kjaer. Il difensore slovacco, che era arrivato in estate da svincolato alla corte di Gasperini, ha rescisso il suo contratto con la Dea il giorno prima della partita in campionato con il Torino. È stato un colpo di scena, con i tifosi atalantini rimasti interdetti dalla perdita di un difensore esperto come Skrtel: lo slovacco però non riusciva a raggiungere gli (alti) standard tecnici richiesti dal Gasp e una separazione consensuale è sembrata la scelta più logica. Quindi fuori il trentaquattrenne ex Liverpool, subito dentro Simon Kjaer. Il difensore danese, classe 1989, è arrivato in prestito secco gratuito dal Siviglia a poche ore dalla fine del calciomercato estivo.
In molti avranno pensato che il roccioso centrale sia stato preso solo per riempire il vuoto lasciato da Skrtel, ma Kjaer è tornato in Italia (ha già giocato in Serie A con le maglie del Palermo e della Roma) con grandi motivazioni, convinto di poter fare una grande stagione in una squadra che a quanto pare conosceva già: “Chiunque mi ha parlato bene del club: volevo tornare in Italia da tempo” – ha dichiarato il danese, parlando ai canali ufficiali dell’Atalanta – “Ci riesco scegliendo la squadra che gioca il miglior calcio del campionato. Sarà un’annata lunga e difficile, ma noi siamo pronti. La Champions League? Sarà un’esperienza impressionante per tutti, mentre in campionato proveremo a confermare il terzo posto del 2018-2019. Lavoriamo sodo e… vinciamo”.
Gasperini ha atteso un po’ prima di mandarlo in campo, ma la prima presenza dell’ex Siviglia con la maglia nerazzurra è coincisa con il primo clean sheet della stagione: contro la Roma Kjaer, dopo qualche difficoltà nell’avvio del match, ha offerto una prestazione maiuscola. Grazie anche ad un super Gollini la Dea è riuscita a concludere la partita, vincendo, senza subire gol. Sono subito saltate all’occhio di tutti le qualità del nazionale danese: difensore vecchia scuola, bada poco all’apparenza e tanto alla sostanza. Molto bravo a fare la scelta giusta anche sotto pressione, ha fatto subito sfoggio di grande personalità.
Tornato in campo contro il Lecce ha continuato a mostrare tante cose incoraggianti e che possono far ben sperare il popolo bergamasco: l’avversario era più modesto rispetto alla Roma, ma la prestazione di Kjaer è stata comunque molto positiva. Questa volta la Dea non è riuscita a mantenere la porta inviolata, ma la rete dei pugliesi è arrivata dopo l’uscita dal campo del danese.
Dopo due partite è prematuro dare dei giudizi definitivi, ma se il buongiorno si vede dal mattino allora l’Atalanta potrebbe davvero averci guadagnato da queste sliding doors. La stagione è ancora lunga e difficile, ma Gasperini potrà fare affidamento su Simon Kjaer, gigante nordico arrivato a Bergamo quasi per caso.
Manuel Del Vecchio