Una brutta Atalanta viene eliminata dall’Europa League. I bergamaschi appaiono stanchi e mai in grado di sovrastare gli avversari e così il Lipsia ringrazia e torna in Germania con la saccoccia piena. Gasperini le prova tutte, ma nessun giocatore nerazzurro si erge a trascinatore dei compagni e così la sconfitta è naturale. Vediamo le statistiche del match insieme.

Atalanta
Possesso palla: 56,8%
Tiri in porta: 3
Tiri respinti: 5
Fuorigioco: 1
Corner: 4
Cross: 18
Dribbling: 19
Falli subiti: 12
Ammonizioni: 5

Lipsia
Possesso palla: 43,2%
Tiri in porta: 7
Tiri respinti: 2
Fuorigioco: 1
Corner: 5
Cross: 7
Dribbling: 10
Falli subiti: 16
Ammonizioni: 5

La Dea giostra anche fin troppo il pallone e infatti il possesso palla è a favore dei padroni di casa, ma è un dato inutile se pensiamo che i tedeschi sono andati al tiro ben 7 volte. I nerazzurri schierano tutti i giocatori possibili ed immaginabili in attacco, ma alla fine dei 97’ i tiri nello specchio della porta difesa da Gulacsi saranno solamente 3. Troppo poco se si vuole agguantare la semifinale di Europa League. Anche le fasce sono state poco sfruttate, nonostante i tanti spazi concessi della retroguardia tedesca, e i 18 cross dei bergamaschi sono stati dunque pressoché inutili perché non hanno portato a nulla. Lo stesso vale per i dribbling. Dato che non dovrebbe fare testo quando in campo scende Boga perché il funambolo ivoriano si diverte a puntare l’uomo in mezzo al campo per poi appoggiare ai compagni. Sotto l’aspetto disciplinare la partita è stata rude, ma corretta. I tedeschi si sono divertiti a perdere un po’ di tempo all’italiana. L’arbitro spagnolo Antonio Mateu Lahoz non è apparso però all’altezza della gara. Puntiglioso come pochi e impari nelle sue decisioni. Ma in Europa non prevaleva il far giocare di più senza fischiare tutti i normali contatti di gioco? Serata triste per l’Atalanta che abbandona la competizione, ma si rincuora con i propri tifosi: ancora una volta unici veri portatori di vessilli di reale passione e orgoglio.

Mattia Maraglio