AlbinoLeffe – Mantova 2-1 (1-0)
AlbinoLeffe (3-5-2): Offredi 6; Ondei 6, Moi 6, Allievi (cap.) 6; Bradaschia 6 (18′ st Momentè 7), Gazo 6, Spinelli 6, Corradi 6, Cortinovis 6 (32′ st Maietti 6); Silva Reis 5, Pesenti 5,5 (23′ st Bentley 6,5). A disp.: Amadori, Pacifico, Calì, Nichetti. All.: Mangone 6,5.
Mantova (3-4-3): Festa 6,5; Todisco 6, Marchiori 5,5 (1′ st Siniscalchi 6), Blaze 5,5; Gonzi 6, Zammarini 6,5, Di Santantonio 6 (32′ st Creati 5,5), Pondaco (cap.) 6; Boniperti 5,5, Said 6,5, Gyasi 5,5 (18′ st Sartore 5,5). A disp.: Zima, Raggio Garibaldi, Belleck, Zanetti. All.: Juric 5,5.
Arbitro: Pagliardini di Arezzo (Larotonda di Collegno, Affatato del Verbano-Cusio-Ossola).
Reti: 5′ pt aut. Gonzi (A), 6′ st Gonzi (M), 25′ st Momentè (A).
Note: pomeriggio uggioso, spettatori 1.212 di cui 198 paganti (incasso 1.232 euro) e 1.014 abbonati (quota 886 euro). Ammoniti Blaze, Allievi, Todisco e Di Santantonio. Corner 7-4; recupero 0′ e 3′ .

Bergamo – Contro il già salvo Mantova, Momentè ci mette la testa e l’AlbinoLeffe cede la coda al Pordenone (battuto a Vicenza), l’avversario di domenica prossima in un rendez-vous che sa di spareggio (32 punti a 31 per i bergamaschi; Lumezzane e Pro Patria sono a 35) per non piombare istantaneamente all’inferno. L’esito del campo recita un 2-1 soffertissimo, perché nonostante il primo vantaggio regalato la partita ha proposto i soliti alti e bassi sempre alle soglie del baratro.
L’avvio del redivivo 3-5-2 (usato solo a Como e contro il Bassano Virtus) di Mangone, infatti, è facilitato da una castroneria altrui: al 5′ il cross a rientrare di Bradaschia dal vertice destro non raggiunge la testa di Pesenti, ma a infilare ci pensa il nomen omen Gonzi, impegnato in una goffa diagonale in chiusura che si concretizza nella stincata del subitaneo vantaggio. I virgiliani sembrano non volerci mettere nemmeno il minimo sindacale: un rimpallo sulla trequarti (12′) con il centravanti a ciccare il rinvio proietta Gyasi alla corserella con telefonata mancina a Offredi da posizione leggermente defilata. I seriani, però, non ne approfittano per affondare il colpo: l’angolo di Corradi al 17′ trova la svettata e il successivo tap-in di Silva Reis su cui Festa e Said erigono la muraglia. Il confronto stucchevole a ritmi balneari si ridesta improvvisamente tra 34′ e 37′, quando l’undici di Juric spreca due palle gol ai limiti dell’assurdo. Prima sull’asse Di Santantonio-Said-Gonzi, dove scavetto smarcante e assist dal fondo sono perfetti a differenza del piattone sinistro a porta spalancata da mani nei capelli; tre giri di lancetta e per dire di no alla girata sottomisura di Todisco sulla torre del suo colored al centro dell’attacco deve scomodarsi Offredi, che riesce così a sfuggire a un primo maggio da disoccupato.
Nella ripresa, però, proprio allo start (6′) la Celeste non scampa all’annosa propensione al patatrac: Zammarini pesca la sponda dal limite di Said, l’autogollomane Gonzi stavolta fa giudizio e uccella il portiere bergamasco (colpevolmente fuori dai pali) dai 25 metri. E al 9′ la boa d’ebano, servita da Gyasi, al dunque viene chiusa da Cortinovis in corner. Il botta e risposta prosegue sul filo del thrilling, sia nelle botte a sorpresa – Said-Gazo (16′ e 17′) – che nei pressi dell’area piccola: al 18′ l’incornata di Moi su azione da corner chiama Festa alla paratissima senza che Silva Reis riesca a buttarla dentro a rete sguarnita; dall’altra parte (20′) Sartore, smarcato da Said, calcia sulle gambe di Offredi. Niente paura, c’è il MomenGol che spegne ogni stato febbrile: il cronometro dice 25, l’angolo conquistato dallo stesso bomber (servito da Bentley) con un siluro rintuzzatogli in fallo di fondo si trasforma in manicaretto per la sua schiacciata in fondo al sacco. Tra nove giorni, in Friuli, ci si gioca i playout in una gara da dentro o fuori: basta tenere il pari, mentre un ko significherebbe serie D. “Ma carattere, intensità e determinazione giocano a nostro favore – chiosa l’allenatore Amedeo Mangone -. Ho dovuto inserire Momentè in corsa perché in settimana aveva accusato noie al ginocchio, anche la condizione di Gazo è da rivedere. Sarà una gara apertissima come lo è stata questa”.
Simone Fornoni