Torres – AlbinoLeffe 2-0 (1-0)
Torres (4-2-3-1): Testa 6,5; Cafiero 7, Marchetti 6, V. Migliaccio (cap.) 6,5, Imparato 6; Pizza 6,5, Giuffrida 6,5; Lisai 6 (1′ st Foglia 6), Maiorino 7, Baraye 8; Balistreri 6 (20′ st Infantino 6, 31′ st Santaniello 6). A disp.: Costantino, Aya, Ligorio, Pizzutelli. All.: Cosco 6.
AlbinoLeffe (4-3-1-2): Offredi 6,5; Salvi (cap.) 5, Ondei 6, Moi 6,5, Barzaghi 5,5; Calì 6 (24′ st Maietti 6), Taugourdeau 6, Gazo 6,5; Corradi 5,5 (10′ st Vorobjovs 5,5); Momentè 5,5, Pesenti 5,5 (27′ st Aurelio 5,5). A disp.: Amadori, Ardit, Nichetti, Personè. All.: Mangone 6.
Arbitro: Viotti di Tivoli 5,5 (Margini di Reggio nell’Emilia, Macaddino di Rimini).
Reti: 27′ pt rig. Maiorino (T), 8′ st rig. Balistreri (T).
Note: pomeriggio uggioso, terreno in condizioni precarie. Spettatori 1.200 circa (ingresso gratuito per la festività patronale di San Nicola). Ammoniti Momentè, Salvi, V. Migliaccio, Pesenti (simulazione) e Barzaghi. Espulso Salvi al 33′ st per somma di ammonizioni (intervento da tergo). Corner 2-2, recupero 2′ e 7′.

Sassari – Una sconfitta di rigore, ma non meno dolorosa e stordente. Anche Sassari è fatale, a dispetto di un buon avvio, complice la scarsa concretezza: per l’AlbinoLeffe (nella foto del profilo facebook del club, i tifosi della Nuova Guardia), un copione già visto. Quinto ko di fila al cospetto del fratello d’arte Vincenzo Migliaccio, decimo totale, sempre penultimo posto a quota 10 nel girone B di Lega Pro: nemmeno la nuova ciambella di salvataggio Amedeo Mangone riesce a raddrizzare la barca dell’AlbinoLeffe, ormai alla deriva a tre sole giornate dalla fine del girone d’andata.
Al “Vanni Sanna” rispunta il rombo e la stoccata in avvio di Momentè (bloccata da Testa) lascia ben sperare. A risaltare, almeno per un quarto d’ora, sono tranquillità e pazienza inedite nel tessere una manovra comunque discontinua: da segnalare l’incornata alta di Pesenti (7′) sul cross dal centrodestra di Calì e due giri di lancetta più tardi il destro strozzato da posizione defilata dello stesso centrocampista, imbeccato da Momentè dall’out sinistro. A lungo l’unico break della Torres rimane la bicicletta imprecisa di Baraye (16′) sul pallone sfornato da Pizza, ma il colored locale al 26′ si guadagna il primo dei due penalty costringendo Salvi al fallo con una progressione travolgente dalla mancina: Maiorino (al settimo sigillo) trasforma piazzandola a mezza altezza. Le idee dei bergamaschi cominciano a manifestarsi a sprazzi, finché al 36′ Corradi non si procura una punizione dai venti metri che Momentè calcia appena oltre il sette; a cinque dall’intervallo è Salvi a mancare un’occasione dal limite, innescata da una ripartenza di Taugourdeau, sparacchiando a lato.
Nella ripresa il problema più grosso resta inquadrare quello specchio stregato: Pesenti ci riprova di piede al 6′, servito dal corner di Taugourdeau, ma il corpo sbilanciato all’indietro fa impennare la palla. Nel giro di sessanta secondi, ecco il colpo di grazia. Un deja-vu in cui Salvi prende più sfera che piede di Baraye, portatosi sul fondo a seguito di uno scambio con Maiorino: Balistreri spiazza Offredi per un raddoppio tutto sommato immeritato. Si tenta il tutto per tutto con Vorobjovs e poi Aurelio, ma non funziona: al 13′ Testa nega a Gazo la riapertura delle speranze (gran botta da fuori), mentre Pesenti si vede sanzionare la simulazione su un contatto con Marchetti. Al 16′ Maiorino in versione Tomba manca di poco il bersaglio, al 22′ il Gigante di Strozza non si fa ingannare dalla parabola velenosa da piazzato dello spauracchio Baraye. Il rosso a Salvi completa il patatrac, con Offredi a opporsi al possibile tris di Baraye (43′) e Pizza (49′). Inutile sottolineare che se Roberto Bonazzi con le sue divagazioni tattiche non poteva essere l’ancora di salvezza, sicuramente Alessio Pala – fin qui l’unico ad andare a punti e conscio dei limiti del gruppo – era meno colpevole di chiunque. Domenica c’è il Lumezzane a colazione, ma il rischio che lo stomaco resti vuoto una volta di più è una drammatica realtà.
Effe