Pordenone – AlbinoLeffe 0-0 (0-0)
PORDENONE (4-3-3):
Tomei 6; Semenzato 6, Stefani (k) 6, Ingegneri 6,5, Marchi 6 (38′ st Broh sv); Misuraca 6, Burrai 6,5, Buratto 6; Cattaneo 6,5, Pietribiasi 6 (32′ st Raffini 6), Azzi 5,5 (7′ st Berrettoni 6). A disp.: D’Arsiè, Suciu, Arma, Martignago, Parodi, Salamon, Gerbaudo, Filinsky, De Anna. All.: Tedino 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Nordi 6; Mondonico 6,5 (24′ st Zaffagnini 6), Gavazzi (k) 6, Magli 6; Guerriera 6 (26′ st Gonzi 6), Agnello 6, Nichetti 6, Giorgione 7,5, Anastasio 6,5; Mastroianni 6, Virdis 5,5 (42′ st Moreo sv). A disp.: S. Cortinovis, Scrosta, Cortellini, Dondoni, Di Ceglie. All.: Alvini 7.
Arbitro: Paterna di Teramo 6 (Macaddino di Pesaro, Biasini di Cesena).
Note: ammoniti Anastasio per proteste, Nichetti e Gonzi per gioco scorretto. Corner 3-2, recupero 1′ e 4′.

Pordenone – Metà gara a gestire, la seconda più o meno all’assalto. Il leitmotiv buono per la vittoria all’inglese di domenica sul Lumezzane, stavolta, frutta all’AlbinoLeffe un occhiale di assoluto prestigio in casa del Pordenone secondo in classifica nel girone B di Lega Pro: per i seriani quota 25, sempre in zona playoff, significa l’aggancio alla FeralpiSalò e l’ennesimo traguardo tagliato con intelligenza.

Il primo tempo è di puro contenimento per gli Alvini-boys, cui del resto risulta difficile imbastire azioni pericolose al di là dell’assolo fuori mira di Anastasio al 3′ e della stoccata di Giorgione – al rientro dalla squalifica – dieci minuti più tardi ribattuta da Ingegneri. Qualche chance per i padroni di casa si materializza all’orizzonte di un confronto incapace di decollare sul piano del ritmo, con Pietribiasi (5′) chiuso dalla diagonale di Mondonico (alla prima da titolare dopo il quarto d’ora speso contro Teramo e Sudtirol) sul lungolinea di Misuraca e la ripartenza secca al 22′ del centrattacco locale in combinazione con Cattaneo, il cui servizio è però gettato alle ortiche da Azzi che spara fuori da buona posizione. Sulla destra Guerriera sprinta meno di Gonzi, acciaccato come l’altro panchinaro Scrosta, Minelli e Loviso, che rimane fuori dalle distinte per il secondo match di fila, e per scaldare ambo i fronti serve l’entrata a gamba tesa di Misuraca sull’addome di Magli al 42′ che scatena una mini-rissa fra i due capitani coinvolgendo giocatori in campo e panchine, col team manager Ivano Peracchi a fare da paciere.

A farne le spese è Anastasio, rimediando il giallo che gli farà saltare la sfida al Venezia capolista (35, più 1 sui neroverdi friulani) lunedì 12 a Bergamo (18 e 30). Il primo vero tiro in porta, invero molliccio, tocca a Giorgione nella ripresa, al 4′, al culmine di un prolungato possesso palla rifinito dall’appoggio della testa calda napoletana, ma il forcing prosegue e sul tiro-cross sempre dell’intraprendente esterno mancino Tomei concede l’angolo. I bergamaschi in kit rosso-giallo non pressano abbastanza da far sragionare sempre i Ramarri, che al 12′ sull’asse Cattaneo-Pietribiasi sfiorano il vantaggio: Nordi esce su Berrettoni e si rialza per alzare sopra il montante il colpo di testa dell’ex Pavia, Savona e Bassano. Lo scontro s’infiamma: prima Semenzato sgancia a lato la botta in corsa, quindi è Mastroianni a non trovare potenza e angolazione nello stacco (14′) accompagnato dalla punizione di Giorgione dalla trequarti sinistra. Non conosce miglior sorte la fotocopia su azione al 21′, poi Zaffagnini e Gonzi subentrano (a Mondonico, che lamenta un problema muscolare, e Guerriera) e su un rilancio del primo è ancora l’ex Este a mancare il bersaglio senza riuscire a incrociare la conclusione a distanza di nemmeno cinque minuti. Al 39′ e al 44′ l’ultimo sussulto per parte: Cattaneo, spostato a sinistra dall’ingresso di Berrettoni, lo serve e non ottiene altro che un mancino stanco; Giorgione pesca la svettata di Moreo che non inquadra lo specchio all’altezza del secondo palo. Dopo la mission impossible coi lagunari, il girone d’andata si chiuderà domenica 18 alle 14.30 a Santarcangelo di Romagna.

Effe