Agli albori di un’estate calcistica che si preannuncia quantomeno turbolenta, ecco un altro chiaro scossone ai piani alti del dilettantismo, che fa il paio con quanto accaduto nei giorni scorsi con il Villongo di Adriano Signorelli. Che non sia più il tempo per progetti ostinatamente ambiziosi, o per facili proclami, che ad oggi troverebbero vita difficile con una crisi economica alle porte, lo si era capito. Ma le dimissioni maturate da Sergio Ferrari e Marino Pellegrinelli, rispettivamente presidente e direttore sportivo del Lemine Almenno, hanno comunque del clamoroso e portano ulteriore suspense tra gli scenari che andranno a comporre il futuro del calcio bergamasco. E’ ufficiale dunque la separazione tra il sodalizio almennese e due dirigenti di lungo corso e dall’acclarato carisma. Il tandem, per antonomasia, del pallone orobico si congeda dalla scena, almeno per il momento, mentre in casa almennese sono in corso alcune valutazioni, verso un’efficace ripartenza e il ripristino a pieno regime di un’attività storicamente attenta al calcio giovanile e alla valorizzazione dei migliori prospetti del vivaio.
Nik