PELLEGRINELLIdi Matteo Bonfanti
Il mal di pancia del Lemine? Ce lo spiega il direttore generale gialloverde Pierluigi Pellegrinelli nel suo solito modo: tanta ironia e un pensiero fisso, il suo club, meraviglia di questa stagione in Promozione. “Non abbiamo nessuna idea di andare via da Almenno San Salvatore. E’ il nostro paese e vogliamo restare lì. Ma a una settimana dalle elezioni comunali abbiamo voluto lanciare un forte messaggio ai quattro candidati: fateci il campo sintetico, ne abbiamo bisogno per il nostro settore giovanile”.
Ecco spiegato, con la consueta onestà propria del diggì Pellegrinelli, il motivo del comunicato stampa uscito ieri anche sul nostro sito. “Quelle poche righe hanno scatenato un bel polverone. Oggi ho ricevuto una decina di telefonate: tutti mi chiedevano in che paese si trasferiva il Lemine  – racconta sorridendo una delle principali anime del club gialloverde -. Ma non avere il sintetico è un problema: ci fa scappare i ragazzi. E non importa che la nostra prima squadra sia attesa dalla finalissima dei play-off di Promozione. Sembra impossibile, ma a molti genitori non interessa la categoria o l’organizzazione del club. Portano i loro bambini nella società che si allena sul sintetico perché così non hanno le maglie da lavare e rilavare e poi lavare di nuovo. Basta una sciacquatina. Quelli che si allenano sul nostro campo in terra battuta tornano a casa con la divisa sporchissima, infangata. E per le mamme è una faticaccia…”.
Messaggi ai nuovi amministratori a parte, il Lemine è concentratissimo sulla finalissima per il salto in Eccellenza, in programma sabato a Caprino. In campo due squadre fenomenali. Chi vincerà? “Deciderà un episodio, sarà una partita apertissima. Il Caprino ha grosse individualità, ma anche noi. Mi dispiace che non saranno della partita né Dinoni, squalificato, né Bonacina, infortunato. Ma chi li sostituirà farà bene. Insomma siamo carichi e sabato contro la Gavarnese la squadra ha dimostrato di avere un’ottima condizione fisica”.
Presentata la sfida dell’anno, chiediamo a Pellegrinelli il segreto del Lemine, un club di cui i giocatori s’innamorano perdutamente. L’esempio è bomber Perico, più di cento gol con la maglia della società di Almenno San Salvatore e un amore che sembra destinato a non cessare mai. “Penso che da noi si viva il calcio come tanti anni fa. Il nostro è un pallone “alla pane e salame”, dove i risultati sono importanti, ma il gruppo viene prima di tutto. So che non si può fare, quindi non vi dico il nome della pizzeria da asporto da cui ci serviamo, ma posso assicurare che di ordini ne facciamo ogni sera. Perché ci piace stare insieme e il calcio è soprattutto questo”.