E’ solo una giornata storta o l’inizio di un ridimensionamento? Del resto Gasperini, non immune da colpe ovviamente, è stato esplicito: “E’ una sconfitta che ci fa abbassare la cresta”. Adesso l’Atalanta è scivolata al quinto posto con una partita ancora da recuperare, quindi tre punti possibili, e distanziata di due punti della Juventus che con l’arrivo di Vlahovic e Zakaria diventa minacciosa per tutte le dirette interessate allo scudetto e alla qualificazione alla Champions League. Sulla prestazione di domenica pomeriggio c’è poco da aggiungere: squadra lenta, approssimativa, tecnicamente mediocre, tatticamente modesta senza spunti né squilli. Contro un’avversaria che cercava solo di difendersi e che tentava il contropiede, peraltro riuscito. Lo si sapeva in anticipo. E allora perché questa imbarazzante metamorfosi? Gasperini ha già annunciato il rimescolamento di carte: “E’ importante ripartire dalle certezze, dovrò mettere mano alla squadra e presentarla più organizzata”. Meno male. Eppure i problemi da risolvere sono parecchi. Cominciamo dal modulo tattico: il 4-2-3-1 per ora solo nebuloso e senza frutti cospicui in zona gol, toglie la spinta sugli esterni. I tre centrocampisti dietro Muriel, seppur offensivi, si inseriscono centralmente quando funzionano le sponde laterali. Con il Cagliari tutti ammassati davanti all’area mentre lo stesso Muriel girava alla larga. Gli otto/nove giocatori del Cagliari, barricati da quelle parti, non pativano difficoltà a bloccare le offensive nerazzurre. E questo è il primo problema da risolvere in attesa del recupero di Boga, fatto arrivare dal Sassuolo proprio come scassinatore dei bunker altrui. Il secondo sta diventando un macigno: gli infortuni muscolari, e anche gravi, patiti da mezza squadra. Ne citiamo alcuni: Gosens, Toloi, Pessina e Zapata. Che succede? Lo staff tecnico e quello medico-sanitario dovranno dare spiegazioni proprio nel momento più importante della stagione con tante partite ravvicinate. Ieri pomeriggio un’altra sorpresa: l’ingresso in campo di Rossi al posto di Musso espulso. Gasp ha detto per scelta tecnica, potrebbe significare che Sportiello non ha ancora recuperato dal Covid. Da Cagliari al Cagliari: l’Atalanta aveva conquistato il quarto posto vincendo in terra sarda e si era alla dodicesima giornata, l’ha perso dodici partite dopo ad opera della squadra di Mazzarri. Ovviamente non è il caso di stracciarsi le vesti, mancano quindici partite alla conclusione del torneo e la situazione di classifica è tutt’altro che preoccupante. Di sicuro bisogna invertire il lento cammino d’involuzione. Dopo la vittoria col Verona, domenica 12 dicembre, i nerazzurri hanno vinto solo con l’Udinese (6-2) e con il Venezia in Coppa Italia. Il cambiamento può arrivare nel breve giro di una settimana: giovedì in casa con la Fiorentina nei quarti di Coppa Italia, domenica sera, sempre in casa, con la Juventus, partita che assurge a spareggio, e giovedì 17 con l’Olympiacos. Brividi infiniti.
Giacomo Mayer