Joakim Maehle (ginocchio sinistro) fuori come Rafael Toloi (flessore destro stirato nell’ottavo di ritorno) e Berat Djimsiti (spalla sinistra sublussata), Merih Demiral tenuto insieme con lo scotch dopo aver superato il risentimento alla coscia sinistra che l’ha spedito in tribuna contro il Napoli e quindi Giorgio Scalvini di nuovo titolare. L’Atalanta atterra a Lipsia dopo essere partita da Orio al Serio col charter Albastar delle tre pomeridiane del mercoledì e l’allenatore del Rasen Ballsport, il calabrese Domenico Tedesco, non la prende certo sottogamba: “In Europa è un’altra squadra rispetto al campionato, le competizioni sono troppo diverse”.

“Non si va in vantaggio di due gol in casa del Manchester United se non si è forti, molto forti. In Champions come in Europa League, la squadra di Gasperini ha dimostrato quanta fisicità e qualità può mettere in campo”, le parole del tecnico di casa alla vigilia del quarto di finale di andata della sorella minore delle coppe continentali. “Col Napoli ha perso, è vero, ma non ha giocato affatto male, anzi – l’analisi dell’oriundo calabrese, “in Germania dall’età di tre anni, in Italia non ho mai vissuto, figuriamoci se potevo allenarci” -. Nel secondo tempo ha schiacciato l’avversario. In EL, poi, è reduce dall’aver eliminato il Bayer Leverkusen battendolo due volte su due. Fortissimi”.

Circa la sfida, Tedesco non ha nemmeno bisogno di inquadrarla tatticamente: “Utilizziamo più o meno lo stesso sistema di gioco, i nerazzurri fanno 3-4-3 o 3-4-1-2 come noi. Di sicuro dall’Atalanta ci sarà molta fisicità – la chiosa -. Non la definirei una finale anticipata, c’è il Barcellona e ci sono i Rangers che hanno giocato benissimo col Dortmund. Ogni quarto può essere una finale anticipata in questo senso”.