Un duello mozzafiato, vissuto nel segno dei sorpassi e controsorpassi, fino al guizzo decisivo, a quattro giornate dal termine, che spedisce nell’Olimpo del calcio giovanile lo Scanzo e i suoi mirabili portabandiera. È servito un ultimo decisivo turno, ma l’Under 19 giallorossa, impegnata negli Juniores Regionali A, non ha sofferto né vertigini né pressione, finalizzando al meglio un ruolino di marcia via via sempre più autorevole, cementato nel segno dei record. Su tutti, il dato del miglior attacco, con ben 80 reti realizzate, e il dato della miglior difesa, con 20 reti subìte. Tuttavia, non è stata una passeggiata, il testa a testa con la Cisanese ha suggellato la competitività di un torneo vibrante e aperto a ogni epilogo, fino a un verdetto che consegna il titolo del girone C allo Scanzo di Walter Martinelli e Marco Agazzi. Scanzo primo a 61 punti, Cisanese seconda, a una sola lunghezza di distacco, nonché finalista di Coppa Lombardia: cosa chiedere di più a un raggruppamento che più di altri ha espresso delle vere corazzate? Ma non è finita, perché la fase finale proporrà una parte preliminare, dedicata alle seconde classificate, fino al ritorno in campo delle vincitrici dei gironi. Lo Scanzo è atteso, martedì prossimo, dal Rozzano. L’obbligo, a questo punto, diventa quello di non avvertire appagamento, focalizzando ora più che mai sulla futuribilità dei talenti a disposizione della rosa. In tema di solide basi, i giallorossi del presidente Sala sembrano avviati sulla buonissima strada. Dopo la salvezza raggiunta in Eccellenza, facendo leva su svariati elementi del 2003, tra i quali Binetti, Giossi e Zamboni, si stagliano all’orizzonte i ragazzi terribili del 2004 e, nelle vesti del capofila, Stefano Ferrari, capocannoniere del torneo con 20 reti realizzate, già dotato di alcune apparizioni nella prima squadra allenata da Nicola Valenti. Allora i 2004 e i 2003, senza i fuori-quota contemplati dal regolamento, quali ingredienti-principe, in un’impresa, quale quella giallorossa, costruita nel segno della programmazione e della valorizzazione dei migliori talenti. Trapela entusiasmo in seno alla società e c’è da credere che, dopo la transizione occorsa dopo la retrocessione dalla D, il rinnovato progetto tecnico abbia in serbo frutti pregiati per gli anni a venire.
Nik