Nel segno del Genoa, di Gian Piero Gasperini e pure dell’Hellas Verona. Tra il completamento dello staff di Ivan Juric e la nuova guida della panchina anche dell’Under 23 dopo la rinuncia a Francesco Modesto, l’Atalanta nel suo progetto tecnico sposa decisamente la strada della continuità. In attesa di Miguel Veloso, dimessosi dal Pisa e già superbo regista gialloblù sotto la guida proprio del neo allenatore di Spalato, lo stesso Juric si porta con sé il vice (Grifone da centrocampista dal 2007 al 2009) Matteo Paro, il preparatore atletico Paolo Barbero (Tullio Gritti, Mauro Fumagalli, Domenico Borelli e Gabriele Boccolini hanno seguito Gasp alla Roma) e l’altro collaboratore tecnico Stjepan Ostojic.

Detto che manca il preparatore dei portieri, con Massimo Biffi lasciato in eredità dalla gestione precedente, e che soprattutto si resta in attesa delle ufficialità del caso, la Seconda Squadra viene affidata a Salvatore Bocchetti. Compagno del nuovo vate del calcio nerazzurro al Genoa tra il 2008 e il 2010 dove ad allenare era proprio il divorziato illustre. Ma anche veronese di formazione tecnica dopo averci giocato, lui che era un braccetto mancino, agli sgoccioli di carriera: il napoletano classe 1986 s’è infatti seduto in panchina sia della Primavera che della prima squadra in riva all’Adige. Anche lui, ovviamente, ha lavorato con l’attuale direttore sportivo atalantino Tony D’Amico, come del resto il responsabile della comunicazione sportiva Andrea Anselmi.

Stabilitosi a Verona da emigrante in Russia (Rubin Kazan e Spartak Mosca) di ritorno con un intermezzo milanista, un quadriennio fa lo start della carriera al di qua dell’area tecnica, nell’Under 18 veronese. Collaboratore di Igor Tudor nel 2021-2022, assume poi l’interim della prima squadra da tecnico dell’Under (allora) 19 dopo l’esonero di Gabriele Cioffi, dal dicembre 2022 in tandem ma da secondo, essendo sprovvisto di patentino Uefa Pro e di ulteriore deroga, di Marco Zaffaroni. La scorsa stagione, l’andirivieni con Alessandro Nesta al Monza cui è legato da un contratto fino al 30 giugno 2027. Un rapporto da risolvere prima di trasferirsi armi e bagagli tra Zingonia e Bergamo. Sul fronte del calciomercato, invece, a far rumore sono i 53 milioni fin qui offerti dai sauditi dell’Al-Qadisiyya per Mateo Retegui, cui andrebbero dai 15 ai 20 l’anno di solo ingaggio.
S.F.