Tutto in 180 minuti, per le nostre portacolori impegnate in Prima categoria. Certo, l’Aurora Seriate, attesa al dentro-fuori da un Roncadelle dato in splendida forma. Ma anche quella compagine “forestiera”, che potendo vantare una matrice marcatamente bergamasca ha dato vita a due sostanziali derby, mettendo fuori causa prima il Calvenzano e, nella finale dei playoff del girone L, il Fornovo. Ecco, allora, le luci della ribalta tornare più prepotentemente che mai sull’Olimpic Trezzanese, dato troppo presto per spacciato eppur capace, a dispetto delle croniche defezioni, di risalire la china e giocarsi, in doppia sfida, un posto in Promozione, al cospetto del Frigirola. Ferve l’attesa di conoscere il destino di quei volponi che, pur esibendosi al di là dei confini disegnati dalla provincia, non mancano di suscitare interesse e curiosità. Del resto, quando balla l’ennesimo attestato di successo per Yuri Cortesi e “Toro” Galbiati, l’intera scena dilettantistica non può che avvicinarsi con passione e fermento, magari chiedendosi di che pasta è fatta la compagine avversaria, chiamata da par suo a vendere cara la pelle, potendo oltretutto disporre di quattro giorni in più di riposo. Il Frigirola, squadra pavese inserita nel girone O, può numeri alla mano rivendicare una bella dose di ambizione, avendo chiuso al secondo posto la stagione regolare, alle spalle del Casteggio. L’abissale gap sulle inseguitrici ha fatto sì oltretutto che gli uomini allenati da Cesare Alberici potessero accedere direttamente al secondo turno di playoff, archiviato con uno 0-0, espresso dal match col Vigevano Calcio 1921, che ha finito per sorridere alla squadra dotata del miglior piazzamento. Il Frigirola, insomma, non scherza affatto, anche se per morale e birra in corpo l’OT di Manuel Biffi dispone di ottime carte, per suggellare la grande impresa. L’organico non è evidentemente al completo, a causa degli infortuni che hanno riguardato due mirabili bocche da fuoco come Nava e Guerrini. Ma tornerà dalla squalifica Yuri Cortesi, a caccia del nono salto di categoria di una carriera da applausi, così come il pieno recupero di due pedine arcinote, come Pulaj e “Panzer” Bertaglio, ha comportato tutti i benefici del caso, anche sotto l’aspetto della vena realizzativa. Proprio il sigillo dell’ex Sporting Adda Bottanuco ha spianato le porte al successo sul Fornovo, mentre il centralone ex Tritium non ha faticato nel ritrovare le redini della propria retroguardia, al fianco di un altro mostro sacro come Alessandro Bossi. Saranno 180 minuti serratissimi. Il primo atto, in quel di Trezzano Rosa, impone all’Olimpic di metterci qualcosa di speciale, per scardinare un equilibrio che si prospetta totale.
Nik