Atalanta – Spezia 5-2 (3-2)
ATALANTA (3-4-3): Musso 6; Scalvini 6 (11′ st Toloi 6), Palomino 6, Djimsiti 5,5; Hateboer (cap.) 7 (19′ st Zortea 6), Koopmeiners 6,5, Ederson 5,5 (1′ st De Roon 6), Maehle 6,5; Lookman 7,5, Zapata 7 (18′ st Hojlund 7), Boga 6,5 (18′ st Muriel 6,5). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 5 Okoli, 28 Demiral, 22 Ruggeri, 93 Soppy, 88 Pasalic. All.: Gian Piero Gasperini 6,5.
SPEZIA (3-5-2): Zovko 6; Hristov 5,5 (28′ st Amian 5,5), Kiwior 6, Nikolaou 6 (16′ st Caldara 6); Holm 6,5 (16′ st Ferrer 5,5), Ekdal 6 (16′ st Ampadu 6), Esposito 6, Kovalenko 7 (28′ st Maldini 5,5), Moutinho 5; Nzola 5,5, Verde (cap.) 6. A disp.: 26 Dido, 69 Dragowski, 13 Reca, 6 Bourabia, 16 Beck, 77 Zurkowski, 33 Agudelo, 11 Gyasi. All.: Luca Gotti 5,5.
Arbitro: Colombo di Como 6,5 (M. Rossi di Biella, Fontemurato di Roma 2; IV Serra di Torino. Abbattista di Molfetta, A.V.A.R. Longo di Paola).
RETI: 10′ e 12′ pt Lookman (A), 14′ pt Ekdal (S), 27′ Hateboer (A), 38′ pt Verde (S), 27′ st Hojlund (A), 45′ st aut. Ampadu (A).
Note: pomeriggio con nevischio intermittente e campo leggermente allentato, spettatori 7.483 per un incasso di 146.256,53 euro. Ammoniti Ederson, Hristov e Ampadu per gioco scorretto. Tiri totali 16-9, nello specchio 5-4, parati 1-2, respinti/deviati 4-1, legni 2-0. Var: 4. Corner 4-0, recupero 2′ e 4′.

BergamoLookman, ormai, non abbisogna di presentazioni né di elogi su quanto sia stato azzeccato da innesto estivo. Un super giocatore, l’attaccante giusto al posto giusto. La ciliegina ce la mette ancora Hojlund, ma la torta dell’Atalanta di Coppa Italia da cinque undicesimi di turnover era grata al palato anche prima del suo ingresso. Il danesone, nell’ottavo secco contro lo Spezia degli ex che consente di strappare il ticket per il quarto a fine mese a San Siro con l’Inter, si accoda a referto al solito puntero implacabile dall’esultanza a occhiali e al capitano di turno Hateboer. Peccato per le due reti concesse, ma intanto coi titolari freschi salvo infortunio da valutare di Scalvini si può preparare con fiducia la trasferta con la Juventus in chiusura di girone d’andata. Occhio alla coppia Scalvini-Zapata a rischio, rispettivamente per la contusione al ginocchio destro e al risentimento muscolare all’altezza dell’anca. Nel finale, cinquina per l’autorete maldestra di Ampadu sul palo del 2003 nell’azione quasi a fotocopia del gol precedente con Amian a toglierla dalla porta in ritardo di mezzo metro. 
Pronti via, il capocannoniere di casa la mette da pochi centimetri sulla primissima palla inattiva per poi fare secchi sia Moutinho che Zovko ricevendo il passaggio di ritorno di un Duvan decisamente pimpante, tutto dedito alla squadra, mai a se stesso. Ekdal, però, dimezza subito lo svantaggio lanciandosi per il destro incrociato grazie al tacco smarcante di Nzola sull’imbucata di Holm. Al ventesimo sempre chi fa la voce del leone tra i Gasp-boys strozza il tiro, quindi il recupero del volto noto Kovalenko sul braccetto destro palazzolese per il tiro defilato da sinistra tra le braccia di Musso (23′) nel triangolo largo con Holm che nell’occasione taglia il campo. Al 25′ tocca a Kiwior e Nikolaou erigere il muro davanti a Ederson, gabbato sull’1-2, e Lookman, ma manca un amen al tris di Hans sottomisura di sinistro approfittando di una serie di scambi tra Maehle e il colombiano.
Verde non può riaprirla da fermo a 5 metri dal vertice opposto al suo mancino tanto d’oro quanto impreciso a uno spicchietto.
A tredici dalla pausa annullato il possibile poker zapatesco in scavetto su filtrante di Boga, poi sullo stesso filo dell’offside il napoletano degli aquilotti riduce lo stesso le distanze, servito a centro area dall’ucraino ex Shakhtar dopo aver dettato l’apertura da sinistra a Moutinho. Nikolaou (43′) dice di no a ‘Mola in scivolata deviandogli la conclusione col piede debole, l’uno-due col bomber di casa proietta il Toro di Cali all’incrocio scheggiato nel recupero con una bordata perentoria.
Inizia la ripresa e lo scarico dello scatenato centravanti (8’) al culmine delle grandi manovre dell’ex Sassuolo finisce ancora sul mancino di Hateboer che calcia alto dal limite. Brivido per l’arquero albiceleste al quarto d’ora, ma la parata a terra per le telecamere non è valida per le regole del calcio, perché Nzola e il suo uomo di servizio Moutinho sono oltre la linea dell’ultimo difensore. Al 25′ la ripartenza Muriel-Maehle produce un destro a giro un po’ troppo in là, due corsette cronometriche e il Ronaldito al secondo contropiede rifinito proietta il sinistrone del danesino alla carambola vincente con traversa e palo opposto. Lucho (38′) chiama Zovko al colpo di reni, Nzola sul lancio dell’esordiente in bianconero Esposito (40′) non trova lo specchio. Molle, invece, la zuccata del centrattacco spezzino sull’ultimo traversone di Verde.